Divoro libri. Sin da piccola. Anche leggere è, a modo suo, viaggiare, andare lontano. Adoro la Francia dettagliata da Zola o da Proust, la Roma di Moravia e di Pasolini e la Procida della Morante. Mi perdo nel Giappone onirico che affiora tra le pagine di Murakami, soffro immaginando la cruda America di Steinbeck e ancor di più quella di Faulkner. Ho, ahimè, un debole per i mattoni, quelli che, mi sa, ormai si leggono sempre di meno.
Sono di quelle che, quando entrano in libreria, è come se varcassero la soglia di una cattedrale, di uno spazio ricco di tesori dove si cela chissà quale Graal. Anche quando viaggio sono alla ricerca di questi luoghi mistici e, alcuni, sono riuscita a scovarli. Ecco una serie di bookstore in giro per il mondo che ho amato in modo particolare: se hai altri suggerimenti, sono tutta orecchi!
#1: City Lights Bookstore
261 Columbus Avenue, San Francisco
Dal suo ingresso si vede svettare la Transamerica Pyramid e all’entrata c’è un cartello che dice ‘’Abandon all despair, all ye who enter’. Ha forse bisogno di presentazioni City Lights? Il suo fondatore, Lawrence Ferlinghetti, è stato uno dei primi a pubblicare gli scritti della beat generation, banditi da qualunque altro editore perché ritenuti osceni. City Lights è così divenuto, negli anni ‘50, il ritrovo del movimento beat: non solo Kerouac ma anche Burroughs, Ginsberg, Cassidy etc.. Oggi, oltre ai soliti noti, la libreria continua a dare spazio a testi anticonformisti e progressisti: è ancora il simbolo della controcultura. Se però sei un inguaribile nostalgico, sali al primo piano, siediti nella poetry room, acchiappa un libro e fermati a leggerlo per tutto il tempo che vuoi: da City Lights nessuno ti manderà via!
Cosa comprare: Il Pasto Nudo di W.Borroughs, ma non scandalizzarti durante la lettura.
#2: Shakespeare and Company
Rue de la Bûcherie 37, Parigi
Quanto è bella! Situata proprio dietro Notre-Dame, Shakespeare and Company ti porta in un altro mondo: scaffali di legno a cui si appoggiano scalette a pioli, tomi dai dorsi sfilacciati stipati un po’ ovunque, sgabelli, pagine ingiallite, libri tutti da annusare, per sentire quell’odore buono e polveroso che ha solo la carta. E poi citazioni dipinte sui muri come la nota ‘Be not inhospitable to strangers, lest they be angels in disguise’ e, al piano superiore, persino un letto su cui sdraiarsi a leggere. Fondata dall’americano Whitman (George, non Walt eh!) nel 1951, è stata il ritrovo di Joyce, Hemingway, Fitzgerald, Pound e tanti altri scrittori della Rive Gauche. Piccola chicca: su ogni romanzo acquistato viene apposto il timbro ufficiale della libreria!
Cosa comprare: amo Émile Zola e il fatto che solo alcuni dei venti volumi che compongono il ciclo dei Rougon–Macquart sia stato tradotto in italiano mi manda in bestia. Fortuna che qui li ho trovati in inglese.
#3: Foyles
107 Charing Cross Road, Londra
Entri e ti viene da piangere. Il mio record all’interno è stato di 3,5 ore. Si dice che, messi in fila, i suoi scaffali raggiungano i 6,5 km. Ok, ora faccio un bel respiro e mi calmo. Foyles è un edificio di ben 5 piani (non tutti di libri in effetti, ma anche di riviste, cd etc). E dentro trovi davvero tutto il tuttibile. Certo, ben più interessante sarebbe stato visitare la libreria prima della morte della proprietaria (Christina Foyles, fine anni ’90), quando Foyles era famosa non solo per l’immensa selezione offerta ma anche per il suo disordine: scovare un titolo tra migliaia di libri accatastati senza criteri precisi, a terra e negli scaffali, era praticamente impossibile senza l’aiuto di un commesso.
Cosa comprare: uno dei più bei libri di sempre ambientati a Londra, Mrs.Dalloway di V. Woolf.
#4: Housing Works Bookstore Cafè
126 Crosby St., New York
45.000 volumi, un soppalco, un caffè e una buona causa! Ma andiamo con ordine. Allora: i libri sono tanti (ma anche i cd) e sono per lo più usati; l’ambiente è ottimo, c’è questo scalone in legno che ti porta al piano superiore dal quale si vede la marea di libri distesa sotto di te; c’è anche un caffè/ristorantino, dove gustare – da bravi americani – doughnuts e blueberry muffin e, infine, c’è la buona causa. Il bookstore è quasi totalmente gestito da volontari e l’intero ricavato delle vendite è devoluto alla Housing Works, un’associazione che si occupa di senzatetto sieropositivi e malati di AIDS.
Cosa comprare: In cold blood di Truman Capote che, la prima volta, uscì a puntate proprio sul New Yorker.
#5: Ler Devagar
R. Rodrigues de Faria 103, Lisbona
Leggere fa ti fa viaggiare, ma con la fantasia. Forse sta a significare proprio questo la bici volante sospesa sulle migliaia e migliaia di libri custoditi in questa libreria. Un bookstore da scoprire piano piano, scaffale dopo scaffale, come suggerisce il suo nome: Ler Devagar, ossia, leggere lentamente. Citata persino dal New York Times, Ler Devagar si trova nel quartiere di Alcântara all’interno della LX Factory, un complesso industriale dismesso e riqualificato che strizza l’occhio alle atmosfere di Camden Town (senza riuscirci, secondo me). Sul web, la LX Factory viene descritta come il ritrovo degli hipster, dei creativi: in realtà è un susseguirsi di bancarelle di ciarpame, dai ‘gioielli’ autoprodotti ai piatti dipinti a mano. Se ami i libri, Ler Devagar può essere l’unico motivo per spingerti in questa zona di Lisbona, altrimenti non perderci tempo!
Cosa comprare: Memoriale del Convento di Saramago, per un viaggio nella Lisbona dell’inquisizione e degli auto da fé.
E in Italia? In questo post, le mie librerie preferite.
Buone letture e buon viaggio!
Ops articolo che richiede Bookmark indelebile, adoro cercare e trovare librerie speciali, che siano piccole e buie o grandiose, l’importante è che abbiano una spiccata personalità 🙂
Anch’io!! Quest’estate tornerò in quella di Capri: ho già una lista di libri da prendere heheheh
la libreria di capri mi fa venire una gran voglia di mare…
io son stata all’Ateneo di Buenos Aires ed è bellissima
Non sono ancora mai stata in Sudamerica purtroppo!! Ma cosa, vedo sul tuo blog: hai visitato la casa di Neruda?!? *___* è il mio sogno!!
Indirizzo di San Francisco segnato 😉 non solo mi fermo ore nelle librerie, ma nella NY Public Library sono rimasta incantata da tutti quegli scaffali zeppi di libri.
heheh lo so che te lo segnavi per San Francisco! 🙂
Che meraviglia ^^ posti in cui perdersi per delle ore tra i libri 😀
Eh sì! Quando torno da un viaggio ho spesso un quarto di valigia occupato dai libri (che poi, in realtà, li troverei comodamente anche in italia ma… comprarli in posti come questi aggiunge fascino!) 😉
Wow che meraviglia trovare persone come me che idolatrano il mondo della lettura e dei libri!!! Bellissima questa lista di librerie sparse per il mondo…me le appunto sicuramente!!!
Grazie! …sono posti magici, da vedere!