“One belongs to New York instantly, one belongs to it as much in five minutes as in five years.”
– Thomas Wolfe
C’è chi dice che le megalopoli fanno sentire soli, che basta guardare la gente in metro per farti assalire dalla tristezza. Per me non è mai stato così, anzi è proprio l’opposto. Esattamente come non mi sono mai sentita sola a Londra, nemmeno per un istante, nemmeno nel periodo in cui non conoscevo nessuno e non avevo ancora un lavoro, così so che non potrei mai sentirmi sola a New York. Non so come spiegarlo: è come fossero le città stesse a tenerti compagnia, città talmente vive, talmente piene che… non hai bisogno d’altro.
Di New York, poi, ti innamori ancora prima di conoscerla. Sali su un taxi all’uscita del JFK e, ben prima di arrivare al tuo hotel a Manhattan, sei già irrimediabilmente cotta. Io almeno. Che non ho mai avuto la cotta facile, se non per le città.
Questo post è dedicato a chi nella Grande Mela non ci è mai stato, ma anche a chi la conosce a menadito e ogni volta ci ricasca con tutti e due i piedi. A chi attraversa l’East River cantando mentalmente ‘start spreading the news…’ e, soprattutto, a chi non vede l’ora di fare – per la prima o per l’ennesima volta – quelle esperienze che tanti reputano ‘troppo turistiche’ e che invece… sono le più emozionanti. Perchè dopo averle sentite raccontare mille volte e averle viste almeno altrettante alla TV, finalmente tocca a noi. Che, in fin dei conti, di cercare gli angolini nascosti del Queens non ce ne frega niente. Ma guai a toccarci Bryant Park e il Top of the Rock.
25 cose da che finirai per fare la prima volta a New York
#1: Fotografare la Statua della Libertà. Da ogni angolazione possibile
Vederla mette i brividi: un colosso alto più del doppio del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, doveva essere qualcosa di straordinario per un immigrato che attraversava l’oceano spinto dal sogno americano. Al di là del suo significato di giustizia, speranza e indipendenza, a Lady Liberty sono particolarmente affezionata perchè la lego a un ricordo personale: era il monumento preferito della mia nonna. E chissà poi perchè. Non l’aveva mai vista dal vivo e ci teneva tanto ad averne una riproduzione. Così, la prima volta che sono stata a New York, gliene ho presa una bella grossa che, tra scatola e piedistallo, in valigia ci stava a malapena. L’ha sempre tenuta in cucina, per averla sotto gli occhi in ogni momento. Oggi la mia nonna non c’è più, ma mi piace pensare che, ovunque sia, possa vedere l’originale tutti i giorni.
#2: Perdersi nell’eterno dilemma: Empire o Top of the Rock?
Io non ho dubbi: Top of the Rock! Perchè i grattacieli sono vicinissimi, perchè si affaccia da un lato sull’Empire State Building e dall’altro su Central Park (ho già detto che amo i cliché, giusto?). Ma detto ciò, a te la scelta: prova entrambi i punti di osservazione e… anche un terzo! Eh sì, perchè dal 2014, a complicare le cose ci si è messo il One World Observatory, che con i suoi 102 piani entra in seria competizione con le due terrazze più famose della Big Apple. Io rimango ferma sulla mia scelta: Rockefeller Center tutta la vita.
#3: Cercare la location di un film famoso
La prima volta che ci metti piede, New York ti sembra un grande, grandissimo set cinematografico. La panchina davanti al Queensboro Bridge su cui Woody Allen e Diane Keaton si riposano in Manhattan, l’appartamento di Dana e la caserma di Ghostbuster a TriBeCa, l’hotel Plaza di Mamma ho riperso l’aereo, l’appartamento di Friends e quello di Carrie nel Village… E non dirmi che non hai cercato nessuno di questi posti che non ci credo.
#4: Chiederti dove vanno le anatre di Central Park quando il lago gela in inverno (cit.)
340 ettari di parco. Poetico, colorato, iconico. Nonchè emozionante traguardo della Maratona di New York. Da vedere in tutte le stagioni, soprattutto in autunno, durante il foliage. E se non conosci la citazione qui sopra, non ti parlo più.
#5: Hail a cab a Manhattan
Ho già detto qui quanto amo prendere i taxi quando viaggio. E gli yellow cab sono una istituzione: insomma, ‘fanno’ proprio New York, tanto quanto la Statua della Libertà. Chiamarne uno al volo e dire ‘To the Grand Central’, non ha prezzo. Sei subito dentro a un film.
#6: Controllare gli orari dei treni a Grand Central Terminal anche se non vai da nessuna parte
E’ stupenda e con quell’enorme bandiera americana, poi… Mentre sei qui, vale la pena anche fare un giro nel seminterrato, dove si trova la food court: un mercato coperto che non ti dico e un ristorante, il Grand Central Oyster Bar & Restaurant, dove puoi mangiare astici, aragoste, clam chowder (lo adoro!) e, naturalmente, un vagone di ostriche che, quest’anno, ho provato – mentre mio marito urlava al sacrilegio – fritte (!). Ed erano pure buone.
#7: Fare (window) shopping sulla 5th Avenue
Non mi piace perdere tempo a fare shopping quando sono in vacanza (a parte in questo caso) ma, talvolta, ci sono negozi in cui devi entrare, anche se poi non compri nulla. Tiffany, sulla quinta strada, è uno di questi (e dato che era Natale, abbiamo finito per comprare un Babbo da appendere all’albero). Tra l’altro, oggi è finalmente possibile fare colazione qui: all’interno dello store è stato allestito il Blue Box Cafè per sentirsi un po’ Holly Golightly. Credo proprio che la prossima volta lo proverò!
#8: Commuoverti al 9.11 Memorial Museum
Ground Zero, le fontane, un fiore. E i loro nomi. Quelli delle 2.974 vittime. Un museo che non è solo un importante pezzo di storia contemporanea, ma è anche e soprattutto un memoriale, da cui è impossibile non uscire in lacrime.
#9: Attraversare il Brooklyn Bridge
E’ qui che ci siamo scattati la foto con la Medaglia al collo il giorno dopo aver corso la Maratona. Il Ponte di Brooklyn è uno dei più famosi del mondo e, forse, solo il Golden Gate ne contende la fama. Percorrerlo a piedi, da Brooklyn a Manhattan per avere la visuale migliore, è un’esperienza indimenticabile e, mentre ti avvicini ai grattacieli, capisci che quella frase di Ayn Rand non è poi tanto assurda: ‘I would give the greatest sunset in the world for one sight of New York’s skyline’. Anch’io, mi sa.
#10: Mangiare una doughnut come si deve
Ma anche un hamburger, una fetta di cheesecake, un bagel, una bistecca in una steakhouse… E un caffè. Bello lungo, da bere per strada, in inverno.
#11: Fare un giro a Dumbo e fotografare il Manhattan Bridge
E’ splendido questo scorcio. E quanto è fotografato! Di certo Sergio Leone ha contribuito a farlo conoscere al mondo, dato che questa strada l’ha voluta sulla locandina del suo film capolavoro, C’era una volta in America. Si trova nel quartiere di DUMBO – che con l’elefantino non c’entra nulla dato che è un acronimo che significa Down Under the Manhattan Bridge Overpass – all’incrocio tra Water Street e Washington Street. Da non perdere!
#12: Cercare il Naked CowBoy a Times Square
Che palle quelli che ‘ah che brutta Times Square’, ‘non ci metterò mai più piede’, ‘giusto i turisti ci possono andare’. Invece a me, guarda un po’, piace da morire. E proprio per i motivi per cui gli altri la snobbano. Perchè è priva di senso logico, un bombardamento di luci, di gente, di negozi, di artisti di strada più o meno pazzi, di taxi, di magliette del NYPD e frappuccini di Starbucks, di… di tutto. Amo la confusione, amo i luoghi straripanti di persone. E sogno di vivere in una città assordante e brulicante, dove devi sgomitare per passare.
#13: Innamorarti di Bryant Park
Si trova ad un minuto a piedi dalla New York Public Library ed è un parco piccino, delizioso. Essendo stata a New York nelle stagioni più fredde, l’ho sempre visto nella sua veste più festiva, quando viene allestito il Winter Village. Già da fine ottobre, a Bryant Park è possibile pattinare sul ghiaccio sulle note di Micheal Bublé e sbizzarrirsi negli holiday shops, chioschi che vendono prodotti artigianali di ogni tipo, dai gioielli alle decorazioni natalizie. La regia mi dice che il parco è comunque un gioiellino in tutte le stagioni!
#14: Prendere un drink in un rooftop bar
Di vedere lo skyline non ci si stanca mai. E allora niente di meglio di un rooftop bar, dove i grattacieli illuminati li puoi osservare con un cocktail in mano, magari proprio un Manhattan (Whiskey, Vermouth rosso e 1 goccia di Angostura). Ci siamo seduti in un rooftop quasi ogni sera: questo in foto è quello di The Press Lounge, sull’11esima, ma siamo stati anche a Brooklyn, per avere una visuale diversa di Manhattan e, naturalmente, proprio sotto la gigantesca insegna vintage dell’Empire Hotel, che ci ha accolti durante il nostro ultimo soggiorno.
#15: Esultare quando vedi il fumo uscire dai tombini, le scalette antincendio…
#16: …e quando senti suonare le sirene
Altrimenti non sembra nemmeno di essere a New York, giusto?
#17: Entrare in almeno uno dei musei più famosi della città
Dipende da cosa ti piace! Se ti appassiona l’arte in generale, opta per il MET, che trovi lungo il Museum Mile. Se come me, ami quasi esclusivamente l’arte moderna, allora il MoMA e il Guggenheim faranno al caso tuo: da Frida Khalo a Van Gogh, di certo non rimpiangerai di esservi entrato. Controlla anche se ci sono esposizioni temporanee in corso: una delle retrospettive più belle di sempre l’ho vista proprio al Guggenheim! Ben 130 opere di Maurizio Cattelan (quello del Papa colpito dal meteorite, per intenderci), appese al soffitto e lasciate ‘pendere’ all’interno dell’enorme rampa a spirale del museo: fan-ta-sti-ca! Infine, se invece l’arte non ti fa impazzire, visita l’American Museum of Natural History che, dai dinosauri ai bisonti alla gigantesca ricostruzione della balenottera azzurra, ripercorre l’evoluzione della specie.
#18: Passeggiare lungo la High Line
Fino al 2009 non era che una linea ferroviaria in disuso, abbandonata a se stessa; oggi è uno dei parchi più amati della città, tanto dai newyorkesi quanto dai turisti. Si tratta di una passeggiata di circa 2.5km che attraversa i quartieri di Meatpacking, Chelsea e West Village e che, grazie alla sua posizione sopraelevata, regala splendidi scorci della città e non solo: nelle giornate limpide lo sguardo arriva ad abbracciare il New Jersey! Mentre cammini, presta attenzione ai binari originali che spesso emergono dalla pavimentazione.
#19: Fotografare il Flatiron Building
Quanto è bello! E’ stato completato nel 1902 e, con i suoi 87m era uno dei grattacieli più alti di New York. Situato nel quartiere a cui ha dato il nome, è impossibile non fermarsi a fotografarlo: è uno dei simboli della metropoli, al pari dell’Empire State Building (1931, 443m) o del Chrysler Building (1930, 319m).
#20: Attirare la buona sorte a Wall Street
Come? Toccando i testicoli del famoso Charging Bull, la possente installazione in bronzo collocata a Bowling Green Park, nel quartiere finanziario.
#21: Pranzare al Chelsea Market
Si trova lungo la High Line ed è una delle food hall al coperto più grandi del mondo, perfetta per fare la spesa o un – buon! – pranzo. Ce n’è per tutti i palati: dal sushi ai burrito alle zuppe. Io sono stata da Creamline, una catena che offre American classic (hamburger & co.) di qualità: ingredienti organici, provenienti da fattorie e fornitori selezionati. Meglio andare verso le 11 per riuscire a sedersi! Il Chelsea Market è molto interessante anche da un punto di vista architettonico: ricavato da una vecchia fabbrica di Oreo, è un ambiente industriale e retrò, con tubi a vista, legno, metallo e mattoni.
#22: Cenare in un localino chic nel MeatPacking District
Se un tempo era il quartiere dei macellai, un distretto dedicato quasi esclusivamente alla produzione e vendita di carne e derivati del latte, oggi è una delle zone più cool di New York. E’ qui che trovi gallerie d’arte ma anche un’infinità di locali e ristoranti alla moda. Io ho cenato al celebre Buddakan (yes, proprio quello scelto da Carrie e Mr Big per la notte prima del matrimonio) e te lo consiglio caldamente: un ristorante di livello, con cucina asiatica fusion e una selezione di dim sum da provare assolutamente!
#23: Partecipare a una messa gospel ad Harlem
Siamo entrati in quella chiesetta battista un po’ titubanti. Sono onesta, proprio non sapevo cosa aspettarmi: una specie di spettacolo? Un’esibizione kitsch, ai limiti dell’imbarazzante? Come tante chiese, anche questa aveva un’area riservata ai turisti, i banchi quasi completamente pieni. Per il resto, poche altre persone. Ricordo di aver pensato che forse non era stata una grande idea.
Solo che poi, poco a poco, la chiesa si è riempita, e si è riempita di fedeli, che rispondevano concitati e gioiosi alle parole del loro pastore, in piedi sul pulpito. E poi i canti, i battiti di mani a tempo, i palmi al cielo e le dita tremolanti. Voci stupende e allegria: è questo che ricordo della messa. Che in fin dei conti è stata una specie di spettacolo, sì. E in alcuni casi ho avuto la seria impressione che stesse per partire un trenino da un momento all’altro. Ma, nonostante ciò, mi è sembrato un momento autentico, un modo per capire in quali modi si possano vivere la religione e il senso di comunità. Da vedere.
#24: Cercare lo zio d’America a Ellis Island
Tra il 1892 e il 1954, questo isolotto artificiale costruito alla foce dell’Hudson, ha visto arrivare oltre 12 milioni di persone provenienti da tutto il mondo. A Ellis Island è possibile visitare il bel museo dell’immigrazione e consultare l’elenco di coloro che sono approdati negli USA all’inizio del secolo scorso: potresti avere uno zio in America e non saperlo! La stessa ricerca la puoi fare anche online a questo indirizzo: basta inserire il cognome che ti interessa.
#25: Emozionarti
Insomma, come avrai capito, a New York è impossibile non emozionarsi. C’è sempre una strada, uno scorcio, un dejà-vu che ti fa sorridere, che ti stringe il cuore, che ti fa sognare a occhi aperti. E forse sarà quell’it’s up to you con la voce di Frank Sinatra che ti fa credere che a New York tutto possa succedere, che a Natale accadano magie e che si realizzino sogni.
Basta averne uno, cosa che, purtroppo, non è da tutti.
E ora sono curiosa: risveglia il turista che c’è in te e svelami il tuo clichè preferito! Ne hai altri oltre a quelli qui sopra? Per spuntare tutte queste voci a me sono servite due prime volte e avrei bisogno di una terza, dato che l’elenco potrebbe continuare!
Questo post è fighissimo! Bellissima idea, le foto sono splendide e, sai una cosa? Pure io ho fatto la turista e mi sono divertita da morire!
Grazie e… W i turisti (almeno ogni tanto!) 😀
Solo a Central Park ne ho fatte diverse: affittare le bici per girarlo, camminare a piedi nudi nell’erba, cercare Strawberry Fields, passare davanti al Dakota Building, immedesimarmi nella sera del concerto di Simon & Garfunkel con “The sound of silence” nelle orecchie..
Poi il Blue Note, passeggiare nel quartiere di Friends, magiare hot dog per strada (buonissimi) e il sushi di Nobu, e tante altre 🙂 Ci tornerei subito!
Dimenticavo, andare a cercare il Chelsea Hotel!
Sono troppe le cose da fare!! Ci andrebbero come minimo 4 prime volte 😊
Non vedo l’ora di farle tutte e 10, e molte di più!
Te lo auguro!!! Poi mi racconterai cos’altro hai fatto :))
Città stupenda……ma come fai a non fare un giro in elicottero!
Dall’alto l’ho vista solo da Empire e Rockfeller, deve essere fenomenale in elicottero.. hai un’idea di quale può essere il costo? Non mi sono mai informata! Grazie!
Io aggiungo un salto al The Plaza Hotel (ci volevo andare da quando ho visto il film “Mamma mi sono smarrito a New York” pensa te; un gelato da Serendipity, altro super clichè, tutti i negozi di giocattoli da Fao & soci, e circa un’ora tra le sale della Public Library, più turista di cosi ehehe Ma New York è questo, perciò va fatto!
Il gelato per quando ci andrò in estate! 🙂
Beh hai proprio ragione! E penso che comunque sia d’obbligo, almeno la prima volta, fare il turista e vedere tutte le attrazioni principali! New York è di gran lunga la mia città preferita, non ci sono parole per spiegarti quanto la amo. A dicembre ci tornerò per la terza volta e ho ancora mille cose da fare e da vedere che ancora non ho avuto il tempo di scoprire. Il mio posto preferito comunque, per ora rimane Bryant Park. Ho un articolo pronto infatti che parla proprio di questo…Ancora non ho preso mai un taxi però. Dovrò rimediare;)
Sììììì, Bryant Park l ho visto, è piaciuto moltissimo anche a me: vado a cercarmi il tuo articolo!!!
La mia prima (e unica) volta a NY è stata proprio a Dicembre – stranamente con poca neve – ma sogno di vedere la città tutte le stagioni. Ci riuscirò! 😉
L’articolo è pronto ma lo devo ancora pubblicare…Si è vero non è proprio un clichè, molta gente non sa neanche che esiste! Per me sarà la prima volta d’inverno. Spero che riuscirai a vederla in primavera o estate, perche anche se fa caldo, i colori sono piu vivi:) nel frattempo, happy blogging!:)
Grazie! Allora fammi un fischio quando è pronto 🙂
Io mi sono innamorata dei musical di Broadway. Sì, di quelli per turisti!!!;)
Ahhh!! Non ho avuto tempo di andarlo a vedere, purtroppo! Ho un elenco lunghissimo di cose da fare la prossima volta e un musical a Broadway è una di queste! 🙂