C’è un sacco di casino. A volte devi proprio farti largo a gomitate. Ma poi rinunci perché, in fondo, è bello anche per questo. Camden Town è bello per quel miscuglio di gente, di odori, di sapori, di cianfrusaglie, di musica, di religioni, di modi di essere.
Qui tutto si fonde. Le magliette new age stanno vicino a quelle punk. Le immagini di Gesù accanto ai rosari buddisti. Mangi tacos ma hai nelle narici il profumo di un falafel. Persino i quattro mercati che compongono il Camden Market si sono ormai quasi perfettamente integrati: il Camden Market infatti, non è propriamente un mercato, ma è l’unione di 4 mercatini minori – Camden Lock, Stables Market, Canal Market e Buck Street Market.
‘It’s a bunch of crap, but pretty much any kind of crap’ – mi ha detto una volta Lizzie, una cara amica londinese. E come darle torto. Ad esempio, per quanto riguarda l’abbigliamento, si va dai negozi goth a quelli hippie, dal punk al burlesque, passando per boutique fetish e bancarelle rockabilly. I negozi più carini li trovi a Camden Lock e nello Stables Market (chiamato così perché, in epoca vittoriana, dove oggi ci sono i negozi, c’erano le stalle dei cavalli che trainavano le chiatte adibite al trasporto merci sul Regent’s Canal).
Proprio vicino all’entrata delle Stables, c’è Cyber Dog: da sempre il mio preferito, entraci! Se la musica elettronica sparata a palla non ti spaventa, fermati a curiosate tra oggetti e vestiti spaziali, nel vero senso della parola: gonnine con luci LED, canotte di lattice e i famosi ’orbit dress’ (giuro che una volta sono stata lì lì per comprarne uno). Ah, e non farti intimidire dai commessi altissimi (non sono extraterrestri, indossano solo zeppe di parecchi centimetri).
Un altro negozio carino è Funky Town, che propone abiti vintage nuovi e usati, dagli anni ’30 agli ’80: tra corsetti in pizzo, T-shirt psichedeliche e gonnelloni multicolore, qualcosa di carino lo si scova sempre; io ho riempito il guardaroba di vestitini bon ton anni ’60. Altro punto di ritrovo della Camden fashion è il Sai Sai, dove va per la maggiore il Gothic Lolita, uno stile proveniente dal Giappone, una sorta di dark kawaii o punk infiocchettato.
Con una simile varietà di stili, Camden è una meta ideale per il people watching: non è raro trovare (ancora!) qualche punk – sì, proprio quelli con la cresta colorata e le borchie – ma è bello vedere anche le espressioni sconvolte di alcune mamme, che immagino trascinate qui da figli che vivono nella city ormai da anni. Cosa compreranno queste signore? Qui non ci sono (solo) i tipici souvenir di Londra: magneti per il frigo, double decker in miniatura. Potrebbero però acquistare una bacchetta magica: al primo piano del Camden Lock Market c’è ad esempio Rainbow Visions, lo stand di una specie di santone che, oltre a leggere il futuro nei tarocchi, realizza feticci in creta – bacchette magiche comprese – con cristalli e pietre semipreziose, le quali non mancheranno di assicurarti un buon karma.
Ma probabilmente queste signore non sono interessate all’esoterismo. Forse però alla bigiotteria sì? Sulle bancarelle si trova di tutto, monili indiani, collane africane, braccialetti ricavati con vecchie posate ripiegate su se stesse e gli immancabili bijoux di perline.
Ah, sai cosa si vendeva fino al 2005 e oggi non più? I magic mushroom! Spesso acquistati in coppia con i cactus allucinogeni, questi funghetti potevano, a seconda della potenza, provocare allucinazioni e stati di trance simili – pare – a quelli dell’LSD. Dal 2005 è stata vietata la vendita: oggi le bancarelle espongono solamente vecchi poster e cartoline pubblicitarie, testimonianza di un tempo che fu.
ti è venuta fame a forza di gironzolare? Non hai che l’imbarazzo della scelta: pannocchie, souvlaki, cous cous, dim sum, sushi, jacket potatoes straripanti di cheddar e sour cream, curry a volontà, ma anche baklava e waffle con banane e nutella. Insomma pensa a un cibo etnico o meno e quello c’è! D’inverno fatti riscaldare da un buon bicchiere di vin brulè; invece, in estate, opta per una spremuta d’arancia fatta al momento, ma non buttare via il bicchierone in plastica: quando tornerai la prossima volta lo potrai riutilizzare con uno sconto sulla bibita. Se invece vuoi una birretta, allora siedi in uno dei localini affacciati sul Regent’s Canal: lì si esce per un attimo da quel caos ordinato che è Camden e ci si rende conto di essere – ancora e sempre – nella magica Londra.
Il mercato di Camden è aperto tutti i giorni dalle 10 (ma meglio andare verso le 11) alle 18; per arrivarci, scendete alla fermata Camden Town o Chalk Farm della Northern Line, la linea nera, oppure prendete il bus 29 da Trafalgar Square.
Mi piace un sacco andare qui…anche se ormai é veramente turistico! A gennaio sono tornata a Londra ed era la prima volta per mia sorella: indovina dove sono stata subito dopo aver posato i bagagli?? 🙂
hahaha, turistico o no, per me Camden è sempre una tappa super piacevole: è uno dei miei posti preferiti in assoluto!
Il Cyber Dog era stato il mio preferito! Ero ancora al liceo quando ci sono stata con una amica e all’entrata siamo rimaste un pò intimidite 🙂 mi ricordo che i genitori della mia amica non volevano portarci perchè mano a mano che ci avvicinavamo in metro entrava gente sempre più strana! Il migliore è stato un uomo sulla quarantina con zeppe alte chilometri, tuta in eco pelle, capelli viola e bianchi e cappotto stile Matrix =)
snoopandsparkle.blogspot.it
Le bacchette ammetto di non averle notate:D, ma ho adorato questo mercato: si trovano anche tanti oggetti vintage e libri vecchiotti. Inoltre, anche la limonata merita!;)
Sì ogni volta che ci si va,si scova qualcosa che la volta prima ci si era persi! Mi manca un saccoooo!! 🙁