E’ stata una delle esperienze più British che ho vissuto nei miei tre anni londinesi: il Derby di Epsom Downs è la corsa di cavalli più attesa e più seguita del Regno Unito, un appuntamento da non perdere, non solo per gli amanti dell’ippica.
Il Derby si tiene ogni anno nel mese di giugno all’ippodromo di Epsom Downs, cittadina del Surrey, facilmente raggiungibile da Londra (Victoria Station) in treno. Dei cavalli non te ne frega niente? Fidati di me: nemmeno io sono un’appassionata, ma vivrai un’esperienza così particolare che non te ne pentirai!
Mi raccomando di arrivare ben prima che inizino le corse. Per raggiungere l’ippodromo, una volta giunti alla stazione di Epsom, è necessario attraversare un delizioso prato inglese: la camminata non è esattamente breve ma è piacevolissima e ti permetterà di immergerti subito in un mood totally-British. Ah, io i tacchi non li sopporto: li levo subito e proseguo scalza sull’erba fresca!
Per me è la prima volta in un ippodromo: sono qui soprattutto per fare people watching, per osservare da vicino uno stralcio di questa nazione che amo e a cui, spesso, sento di appartenere più che alla mia. Io e il mio – allora – futuro marito ci rendiamo subito conto di una cosa: non si sente parlare una lingua diversa dall’inglese (tra l’altro con un accento un po’ upper class). Mi sa che è stata l’unica volta in cui non abbiamo incrociato un singolo turista!
Intorno a noi, sedute sugli spalti o distese sull’erba vicino al tracciato, tantissime persone, giovani e meno giovani: gli uomini sono eleganti, qualcuno ostenta il cilindro (!) mentre altri sono più casual, e le donne… bhè sono loro il vero spettacolo, o meglio, i loro bizzarri cappelli. Ce ne sono di ogni taglia e foggia: piumati, a banana, infiocchettati, con applicazioni di ogni genere (persino uccelli finti). Insomma, a Epsom Downs, il copricapo è un must e di certo non voglio venire meno a questa tradizione. Non sarà di grande qualità ma… il mio cappello di Accessorize la sua figura l’ha fatta comunque no?
E a proposito di cappelli, non poteva che sfoggiarne uno anche lei: come chi? La regina Elisabetta, l’ospite d’onore! Eccola arrivare in un’auto nera, una fanfara ad accoglierla. Scende con quella spigliatezza e compostezza che sempre la caratterizzano, vestita di giallo canarino.
Tra una cosa e l’altra, mi sono dimenticata di dirti che all’entrata dell’ippodromo, viene consegnato un libriccino esplicativo delle corse in programma, con informazioni su cavalli e fantini. Al fondo, c’è anche una sezione dedicata alle quotazioni, cioè ai cavalli che hanno maggiori possibilità di vincere (un modo, per chi desidera provare a scommettere e non capisce nulla di ippica, per non andare proprio a casaccio). Vuoi partecipare a una corsa senza fare nemmeno una puntatina? Tentiamo quindi la fortuna e scommettiamo ‘ben’ 5 sterline su ciascuna delle 5 corse.
I cavalli scalpitano e così i tifosi! Sono le donne le più accanite: urlano e schiamazzano come pazze, brandendo fiere le loro bottiglie di rosè o i caraffoni di Pimm’s. Perché non c’è evento britannico che si rispetti senza il booze, possibilmente alcolico. Il Pimm’s io lo adoro, l’hai mai provato? In Italia è quasi sconosciuto: si tratta di un cocktail a base di gin, chinino ed erbe, a cui normalmente va aggiunto un po’ di Sprite, delle foglioline di menta e dei pezzetti di arancia, fragola e cetriolo. Capisco che detto così non sembra troppo invitante, ma è buonissimo e super dissetante e, naturalmente, molto molto British. Se proprio non ti ho convinto, puoi però ripiegare sulla birra, che scorre sempre a fiumi!
Ma torniamo alle corse: incredibilmente stiamo vincendo! Abbiamo puntato su Frankie (Lanfranco Dettori) per il solo fatto che si tratta di un fantino italiano e… la cosa ci ha portato bene. Più Pimm’s per festeggiare, allora!!!
Siamo ormai gasatissimi e alla chiusura della giornata manca una corsa: proprio quest’ultima si rivela però catastrofica e perdiamo tutto il guadagno accumulato. Siamo al punto di partenza quindi! In tasca ci resta pressapoco la somma che avevamo puntato a inizio giornata e così chiudiamo alla pari: nessuna vincita ma, almeno, neanche nessuna perdita! A essersi rivelata vincente è sicuramente l’esperienza: una giornata particolarissima che, ancora oggi, a distanza di anni, ricordo con piacere e spero, prima o poi, di poter ripetere!
E tu che ne pensi? Hai mai partecipato ad eventi fuori dai soliti schemi turistici?
In ogni caso, se sei a Londra, ecco altre idee per brevi gite fuori porta!
Io sto ancora cercando di convincere il British boyfriend ad andare alle corse solo per poter comprare e sfoggiare un altro fascinator!
Assolutamente che l’ha fatta la sua figura!
Quindi mi insegni che all’ippodromo si può fare insieme bird+people watching? 😀 Gli uccellini finti sui cappelli non si possono guardare hahah…una moda quella dei cappellini inglesi inversamente proporzionale all’aplomb so british 😀
Che bello il fatto di arrivarci a piedi nudi! Io invece di cavalli sono una grande appassionata (ma non di corse e scommesse all’ippodromo però). Ho iniziato da ragazzina proprio con la monta inglese ^_^
Una curiosità, come ci siete finiti lì? Era una cosa che volevi fare da tempo? Un’occasione particolare? Semplice curiosità dell’ultimo minuto? …?
Ciao! Io e mio marito ne avevamo sentito parlare già da tempo (vivevamo a Londra da un po’) e all’avvicinarsi dell’evento, hanno cominciato a parlarne anche i colleghi nei nostri rispettivi uffici. Così ci siamo detti… questa volta, perchè no? E così abbiamo preso i biglietti! 🙂
Molto british bello
Moltissimo! Ci si diverte comunque, anche se non si è appassionati di ippica!