Le ho incontrate di nuovo un paio di settimane fa e, sebbene fosse la terza volta, è stata emozionante come la prima la seconda. In questo post vi racconto dei miei avvistamenti delle regine degli oceani, le balene.
Husavik, Islanda
E’ stato il mio primissimo incontro. Husavik è una cittadina molto carina dell’Islanda del nord, di quelle super ordinate, con le casette dai tetti rossi, le montagne sullo sfondo… In più, pare che per il whale watching sia il top, in Europa. Bhè, per me invece è stata un’esperienza molto deludente: di quella escursione in barca mi ricordo solo il freddo becco, l’aria gelida e uno sconforto totale, dato che di balene manco l’ombra dopo ore di navigazione. Finalmente arriva almeno una cioccolata calda e, proprio in quel momento, lontano, molto lontano, si avvista qualcosa: una coda enorme che, però, rientra veloce nell’acqua per poi uscirne altre due o tre volte e nulla più. A rallegrare la giornata i buffissimi puffin – le pulcinelle di mare – piuttosto goffi sulla terraferma e in volo, ma abilissimi nuotatori. Di quelli ne abbiamo visti a bizzeffe!
In linea con il costo generale di una vacanza in Islanda, anche fare whale watching non è un’esperienza esattamente economica e bisogna considerare che, purtroppo, è solo questione di fortuna, persino nel periodo migliore che, sulle coste settentrionali, corrisponde alla nostra estate, da giugno (inoltrato) fino a fine agosto. Come ha fatto notare qualcuno in barca, con una battutaccia di cattivo gusto ma ahimè veritiera, se le balene non le avvistate in mare, non vi sarà difficile trovarle… sui menù. Incredibile a dirsi, ma la balena viene servita in molti ristoranti islandesi e pare sia una prelibatezza. Bah!
Hermanus, Sudafrica
E’ stata un’avventura completamente diversa dalla precedente e molto entusiasmante! Hermanus, cittadina adagiata nella Walker Bay, baia che si trova un centinaio di km a sud di Cape Town, è uno dei migliori punti di avvistamento balene del mondo, nonché uno dei pochi (se non l’unico) ad avere un whale crier ufficiale (ossia, un annunciatore di balene, che pattuglia la costa avvertendo in caso di avvistamento).
Reduci dalla delusione islandese, siamo partiti con aspettative molto più ridimensionate. Eppure, dopo nemmeno un’ora di navigazione ecco levarsi dal mare ‘il soffio‘, segno che una balena sta nuotando proprio laggiù. Non abbiamo nemmeno finito di fare questo ragionamento che un enorme testone emerge a pochi metri dalla nostra prua per scomparire pochi secondi dopo! Aspettate, ve lo spiego al rallentatore: tu sei lì, che ti guardi intorno un po’ scazzato, un po’ annoiato. Solo il fruscio delle onde, qualche turista americano che chiacchiera vicino a te. Ad un tratto, il silenzio è rotto da un boato – le acque che si separano – e, proprio davanti alla faccia, ti spuntano 6 metri (le balene franco-australi sono lunghe fino a 18) di una cosa scura, incrostata, gigante che esce dal mare e poi, così com’era venuta, se ne va.
Ecco. Prima dei consuenti oooooh! e aaaaah! di rito c’è stato un attimo di gelo. Nessuno ha realizzato immediatamente l’accaduto e, tantomeno, nessuno è riuscito ad immortalarlo in una foto (che, probabilmente sarebbe venuta malissimo perché presa troppo da vicino). Eppure sì, abbiamo visto una balena, anzi, la balena ci ha visto per primi e ci ha giocato un bello scherzetto!
Nel nostro giro ne avvistiamo ancora parecchie, anche se nessuna ha più voglia di giocare: affiorano invece a pelo d’acqua con il dorso – con la barca ci avviciniamo moltissimo – e le vediamo discendere nelle profondità dell’oceano trascinando dietro di sé l’enorme coda. A fare le burlone sono invece le foche che gironzolano intorno al nostro scafo tuffandosi e rituffandosi.
Il periodo migliore per il whale watching a Hermanus va da giugno a novembre, con un picco nel mese di settembre, dove le balene si possono avvistare anche da terra (eh sì!), seguendo un sentiero pedonale di una decina di chilometri lungo il litorale roccioso della cittadina.
Congo e Angola
Esperienza ancora diversa ma molto particolare! Dato che, come ho già avuto occasione di spiegare, il Congo non è esattamente una meta turistica, anche le imbarcazioni sono quelle che sono: niente a che fare con quelle da 100 e più persone di Islanda e Sudafrica. Oltre allo skipper, la nostra barchetta, di persone poteva portarne 6. Il che non è che mi faceva impazzire come idea, ancora memore dello scherzetto della balena sudafricana: cosa sarebbe capitato al nostro guscio di noce se un gigantesco testone fosse sbucato all’improvviso dagli abissi? …ecco, a questa domanda non ho dato risposta e ho preferito godermi l’escursione.
Dopo un’ora e mezza di navigazione circa, avvistiamo un bel gruppetto di 6 esemplari: forse si tratta della madre con dei ‘piccoli’, dato che uno di essi ha dimensioni palesemente superiori agli altri. Nuotano in perfetta sincronia: tutte insieme sembrano un enorme mostro marino.
In realtà, però, a parte la mole, di spaventoso non c’è nulla. Anzi, sono decisamente giocherellone: si chiamano cantando, producendo quel loro suono lungo e sgraziato, e si lanciano in evoluzioni da circo: una balena esce dall’acqua con un bel salto rivelando il suo pancione bianco, quello della foto in alto. Mentre fotografare la coda è cosa piuttosto scontata, un ‘salto’ è invece piuttosto difficile da immortalare: un po’ perché è davvero questione di secondi e un po’ perché… se stai lì con la macchina pronta, poi ti perdi tutto lo spettacolo dal vivo, no? Bello però quando, ogni tanto, capita un colpo di fortuna come questo!
La stagione migliore per l’avvistamento delle balene in Congo va da luglio a ottobre: come dicevo, l’esperienza è ben diversa da quella offerta da Paesi più organizzati e, date le dimensioni dell’imbarcazione, non ci si può avvicinare troppo ai cetacei.
Le balene siamo andati a cercarle anche in Angola, per due anni consecutivi. Ne abbiamo viste un certo numero, al largo e vicino alla costa, tra le petroliere. Una che si rotolava a pancia in su, come un cagnolino.
Ma è successo qualcos’altro: ci siamo imbattuti in un branco di un centinaio di delfini, che hanno cominciato a giocare, guizzare, seguire la nostra barchetta. Non ne avevo mai visti così tanti tutti insieme, da perderci la testa!!! Un’emozione indimenticabile!
Che ne pensate? Avete mai visto le balene da vicino e avete qualche posto da suggerirmi?
Aiuto! Da dove partire per ringraziarti per questo articolo? Non lo so davvero.
Abbiamo condiviso le stesse esperienze e ti devo ringraziare perchè mi hai aiutato a ricordarle.
Concordo con te con il Whale Whatching a Husavik. L’unica delusione che mi ha dato l’Islanda. Freddo, anzi freddissimo. Ero vestito come in una puntata di Deadlist Catch e in tre ore forse ho visto una balena.
Ad Hermanus invece come te è stato davvero diverso. Anche con noi le balene passavano sotto la nave. Un’emozione incredibile. Credo di aver fatto un centinaio di foto e avrei continuato se la barca non fosse tornata al molo.
Mi manca in Congo. Qua tocca rimediare.
Per finire, volevo dire che per me la prima foto è semplicemente spettacolare. E’ una di quelle foto che vorrei tanto fare io. 🙂
Sì anche per me le balene sono stata l’unica delusione dell’Islanda, mannaggia! La prossima volta che vado però ci voglio riprovare. E prima o poi spero di vederle anche in Australia dato che mi hanno raccontato di tanti avvistamenti fantastici. In quanto alla prima foto… come puoi immaginare è tutta questione di c*** !
Mai dire che una foto è questione di c**o. Anche se l’hai fatta scivolando, con la macchina fotografica che ti stava cadendo di mano ad occhi chiusi, bisogna sempre dire che è esattamente come la volevi fare 🙂
Chi può dimostrare il contrario? Eh eh eh
Dai, a questo punto il ritorno in Islanda (o in Australia) sta diventando sempre più certo…
In Islanda ci sono stato…ma noto che tu le conosci quasi tutte (le balene)… 🙂 Un saluto di ammirazione…
Bella la tua vita spericolata
…di quelle che non dormi mai? (naaaa, dormo parecchio in realtà…) :))
Avere la fortuna di incontrare questi magnifici esemplari è sempre un’emozione incredibile!!…io posso consigliarti Hervey Bay, costa est australiana, poche ore sopra Brisbane…una baia dove da luglio a novembre vedi centinaia di balene saltare, nuotare e cantare con i loro cuccioli!!….
Sono proprio ora in Australia, non passo da Brisbane ma chissà che non ne veda qualcuna lungo la great ocean rd! Grazie per essere passato di qua!!
Io non le ho mai viste dal vivo e finora non ho nemmeno fatto un’escursione di avvistamento. Con il mio compagno sogniamo di andare a vedere quelle del suo Messico, in Baja California, speriamo presto! 🙂
Te lo auguro, vederle è emozionantissimo Giulia!
Speriamo!
Mai viste le balene nemmeno da lontano, ma se un giorno mi capitasse credo sarebbe una meraviglia 😉
Te lo assicuro!!! 🙂
E ci credo! 😉
Ho sentito che la Norvegia per le balene non è male, ma personalmente purtroppo non ne ho mai vista una. Il massimo che ho visto è stato un delfino!
Sono simpatici comunque!! 🙂
Cris…dammi una remota speranza di poter viaggiare come te…mi riveli il tuo lavoro?!?!
Hahaha! Quando vivevo a Londra facevo la Pr e viaggiavo molto per lavoro; ora invece insegno inglese… e viaggio solo per diletto, nessun segreto! 🙂
Sei la mia idola!!! GRANDE
Woow, sarà stato sicuramente emozionante :). bellissime foto !
un saluto
SposaFelice WB
http://sposafelice.wordpress.com
Moltissimo!! Grazie!