Natale a New York: quello che non mi aspettavo

Dal noleggio dell'Ice Rink del Rockefeller Center all'albero di Natale più commovente del pianeta. E sapevate che gli Elfi esistono?

Metti che, dopo una vita che ci speri, finalmente vai a New York. Metti che, quando ci vai, manca poco a Natale. Cosa ottieni? Il delirio. Perché le cose da vedere nella Grande Mela sono tante ma, a Natale, raddoppiano.
A dicembre, New York è semplicemente The-place-to-be. Del resto sono stata tirata su con Kevin che prende una stanza al Plaza, con i Duke & Duke che, proprio a Natale, decidono di giocare con le vite di Dan Aykroyd e Eddie Murphy, con Harry e Sally che acquistano l’abete. Per non parlare del fatto che, una volta cresciuta, mi piazzano Bon Jovi in Capodanno a New York.
Insomma, cosa vogliamo pretendere? Natale è New York, è quel tripudio insieme kitsch e meraviglioso di luci e colori, è… è proprio come me lo ero immaginata e anche di più. E come ogni Natale che si rispetti, le sorprese non sono mancate, in ogni angolo della città. Cosa ho scoperto?

…quanto costa noleggiare l’Ice Rink del Rockefeller Center
Ovviamente, la prima sera mi sono fiondata qui. E all’improvviso tutto il trambusto che caratterizza il Rockefeller si è fermato: pista di pattinaggio evacuata, musica spenta. Sul ghiaccio è rimasta solo una coppietta e gli altoparlanti hanno riattaccato in fretta con una canzone smielata. Lui si è inginocchiato, lei si è portata una mano alla bocca a soffocare un singhiozzo perché aveva già capito tutto, eccetera eccetera.
Ah, ‘Le Americanate’. Eclatanti, sensazionali, al limite dell’imbarazzante. Cosa c’è di meglio del chiedere Will you marry me? proprio ai piedi di quell’albero che tutto il pianeta invidia? Per esempio una romantica serata a due, direi io. Ma no, siamo negli USA e le cose si fanno in grande! Con un pacchetto base di 500 $, la pista del Rockefeller può essere tua (ma non dimenticare di portare il cd) e avrai inclusi anche due bicchieri di champagne a fine serata (!).

…che ‘Babbo Bastardo’ esiste.
Non è stato girato a New York, ma forse ve lo ricordate questo film (titolo originale Bad Santa), il cui protagonista era un improbabile Babbo Natale, sporco, sboccato e alcolizzato. Ecco. ‘Babbi’ di questo genere ne ho visti in occasione della SantaCon, la celebre corsa in costume che, da evento no-profit, si è trasformata in una sorta di pub crawl, ossia in un bel giro di pub.
Il giorno della corsa – solitamente a metà dicembre – non è difficile imbattersi in balordi conciati da Santa Claus, (ma anche da elfi, renne e Gesù), decisamente un po’ troppo allegri e… talvolta molesti. Il sito ufficiale della manifestazione, si premura di ricordare ai partecipanti che ‘Santa spreads JOY: Not terror. Not vomit. Not trash’ e riassume il comportamento da tenere in 5 F:
1.Don’t F*ck with Kids
2.Don’t F*ck with Cops
3.Don’t F*ck with Bar Staff
4.Don’t F*ck with NYC
5.Don’t F*ck with Santa’s Charity Mission
Come dire …Santa avvisato!

…l’albero di Natale più commovente del mondo
L’ho trovato a Central Park. Appese ai rami c’erano foto di cani e gatti. Carucci, ho pensato. Mi sono avvicinata: ciascuna foto riportava il nome, la data di nascita e… di morte. Un dolcissimo albero commemorativo. Che piangere, però.

…che la Xmas guerrilla imperversa (e si salvi chi può)
Con un background da PR/Markettara e quattro Natali a Londra alle spalle, certe cose me le potevo anche aspettare: eppure, a New York come da nessun’altra parte, il Natale è una cosa seria. Me le vedo proprio le aziende che gettano a terra il guanto della sfida. Anzi, della guerrilla. Del Guerrilla Marketing.
Si parte più o meno ufficialmente il Giorno del Ringraziamento con la spettacolare parata di Macy’s; da quel momento, è tutta una battaglia a suon di luci, alberi, decorazioni, vetrine surreali – ovunque, ma soprattutto lungo la 5th Avenue – ed effetti speciali, come gli stupendi projection mapping in 3D sulla facciata di Saks, proprio di fronte al Rockefeller Centre (questo qui sotto, quello che ho visto nel 2011). Comunque, la battaglia più bella del mondo.

 

… che anche gli Elfi (o quasi) esistono
Alcuni arrivano direttamente dal Canada, dal Vermont, dal Connecticut: sono i commercianti di abeti che, per poco più di un mese, prendono posto lungo le strade di Manhattan con le loro merci profumate – alberi smisurati o punte di pino, rovesciati o ammucchiati lungo i muri, un nastro rosso per abbellirli. E ti trovi a domandarti come li sceglierà la gente, come li addobberà ma soprattutto come se li porterà via, come li farà entrare in casa, se li schiaccerà in ascensore per portarli al 40°piano di qualche grattacielo. E il Natale comincia lì, con l’acquisto dell’albero perfetto, direttamente dall’Elfo (o quasi) il quale, terminata la stagione, farà ritorno al suo bosco.
Così, come niente fosse. E racconterà ad un vecchio vestito di rosso le avventure di newyorkesi frenetici e di turisti divertiti.
Ho-ho-ho! – risponderà il vecchio lisciandosi la barba.

E tu? Tu risalirai in aereo completamente frastornato, ma immensamente FELICE. E pensi già alla prossima volta, pensi che vorresti di nuovo tornare in questo periodo perchè New York e il Natale si fondono così bene insieme che, già lo sai, ogni volta che tornerai sarà fantastica quanto la prima.

 

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19 Comments

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      1. says: Lady Pillo

        Vista a Dicembre e in Autunno, confermo che sono i periodi più belli. Ne dovrò anche scrivere a breve.

        Comunque hai tutta la mia invidia per questo viaggio!!!!! 😀

  1. says: Pam

    Ahahah bellissimo articolo! Un sacco di cose che non sapevo!!! Io la visitai a Novembre, mi ricordo che c’erano già i primi addobbi e anche la pista di pattinaggio del Rockfeller! Che cosa caruccia l’albero commemorativo dei pelosi :'(

    1. says: Cris

      Grazie! Sì un’idea molto carina quella dell’albero… però che tristezza quando scopri di cosa di tratta, stavo quasi per mettermi a piangere!! 💙

  2. says: Paolo

    Natale a New York (che sembra il nome di un Cinepanettone e forse lo è) mi manca. Mi hai fatto venir voglia di tornarci. Magari l’anno prossimo 🙂

  3. says: Pietrolley

    Anche io ci sono stato a Natale, nel 2012! In questo periodo è qualcosa di unico NY. L’atmosfera è incredibile!
    Buone feste 🙂

  4. Che bellezza! Io sono stata la prima volta a New York nel 2009, ed era proprio a metà dicembre! Un po’ il fascino della prima volta e un po’ quello del Natale…come risultato a distanza di 6 anni io e i miei compagni di viaggio ancora diciamo: ma ti rendi conto che 6 anni fa a quest’ora eravamo lì a fare questo o quell’altro?

    Indimenticabile!!

    1. says: Cris

      Esatto, è quello che dal 2012 butto lì – moooolto casualmente – a mio marito… chissà che colga! Eheheh 😉 buone feste cara!

  5. Adoro il tuo modo di raccontare e soprattutto di raccontare New York che, è vero, è l’emblema del Natale! Tutto ciò che abbiamo visto durante la nostra infanzia ci riporta lì , per le strade di New York, sommersi da questa pazza frenetica e affascinante città illuminata a festa! Ahhh New York, New York!

  6. Cioè mi sveglio cercando voli per New York, anche se so che non è fattibile. ..sogno il prossimo anno di essere li e ora leggo il tuo post, beh datemi il teletrasporto subito eh eh Ok tra Babbi Natale tarocchi e scene da delirio, forse la magia è proprio quella che vivevo da bambina davanti ai tanti film natalizi girati a New York. Che poi a me basta poco per eseere felice, mica mi serve affittare la pista di pattinaggio, basta il cliché del gelato da Serendipity. Merry Xmas cara, ci si vede nella Grande Mela ?