Qual è la tua formula viaggio preferita? Io non ho dubbi, il fly&drive. La sensazione di essere in auto, con la strada davanti a te, con tutto un mondo nuovo da scoprire chilometro dopo chilometro, è impareggiabile. Oggi, andremo in Sudafrica.
– ITINERARIO SUDAFRICA –
(2 settimane)
GIORNO 1: Arrivo a Johannesburg
GIORNO 2: Johannesburg – Kruger National Park, Skukuza Gate.
Volo Johannesburg – Nelspruit (1h circa), ritiro dell’auto a noleggio e partenza per il Parco Kruger (120km).
Deviazione consigliata: Blyde River Canyon, il terzo canyon più grande al mondo. Aggiungerai circa 130km di strada.
GIORNO 3-4-5: Kruger National Park
Il Parco Kruger è la maggior riserva naturale del Sudafrica e una delle più grandi al mondo. Tre giorni interi dedicati ai game drive: partenza all’alba con un ranger alla ricerca dei Big 5 e non solo.
GIORNO 6: Kruger – Port Elizabeth
Trasferimento in auto dal Parco Kruger a Nelspruit (120km); volo per Port Elizabeth via Johannesburg. Ritiro dell’auto a noleggio.
GIORNO 7: Port Elizabeth – Addo Elephant National Park (60km)
Terzo in Sudafrica per estensione, l’Addo è il parco degli elefanti per eccellenza, ma la sua fauna è molto varia: non è raro vedere leoni. Game drive in jeep.
GIORNO 8: Addo Elephant National Park
Intera giornata dedicata ai game drive.
GIORNO 9: Addo – Knysna (270km)
Ci immettiamo oggi sulla Garden Route che, costeggiando l’Atlantico, è una delle strade panoramiche più belle del Sudafrica e più famose al mondo. Tappe consigliate lungo il tragitto: Tsitsikamma National Park, Robberg Nature Reserve, baia di Knysna.
GIORNO 10: Knysna – Hermanus
Lunga giornata al volante! Lasciamo la Garden Route per entrare nella zona del Karoo e proseguiamo per Hermanus (430km).
Deviazione consigliata: Puoi scendere fino a Cape Agulhas, il punto più a sud del continente africano, dove l’Oceano Atlantico si incontra con il Pacifico. Aggiungerai circa 100 km di strada ma ne vale la pena!
GIORNO 11: Hermanus – Cape Town via Betty’s Bay (140km)
Mattinata a Hermanus dedicata alla ricerca delle balene australi a bordo di una whale cruise. Partenza per Cape Town con sosta a Betty’s Bay: a Stony Point vive una grossa colonia di pinguini!
GIORNO 12: Cape Town/città
In giro per la città: puoi salire sulla Table Mountain, vedere il colorato Bo-kaap, goderti l’atmosfera del Waterfront…
GIORNO 13: Cape Town/Penisola del Capo (150km)
Intera giornata dedicata alla Cape Peninsula: spiagge VIP, pinguini, le cabine colorate di Muizenberg e il Capo di Buona Speranza.
GIORNO 14: Cape Town/Wine Route (200 km)
Itinerario sulle strade del vino per cui il Sudafrica è tanto famoso: visita alle cittadine boere (e soprattutto alle cantine) di Franschhoek, Paarl e Stellenbosch e al bellissimo sobborgo di Constancia.
GIORNO 15: Rientro a casa
Lacrimuccia garantita!
Distanza percorsa in auto: Circa 2000 km
Vettura noleggiata: Gruppo D Idar Chevrolet Aveo con Cambio Automatico
Best memories: i ruggiti di un branco di leoni al Parco Kruger al sorgere del sole; il cucciolo di iena addormentato; i suricati in allerta all’Addo NP. La sensazione di essere ai confini del mondo a Cape Aghulas, i piccoli pinguini batuffolo a Betty’s Bay, il salto della balena a Hermanus e il sapore dello Shiraz di Constantia.
Quando andare: Io ci sono stata in giugno, quindi nell’inverno sudafricano. Tieni presente che il Paese è molto ampio e ha diverse aree climatiche:
*il Parco Kruger è piuttosto secco in questo periodo, ma una vegetazione meno fitta è l’ideale per i game drive (prova ad avvistare un leopardo nel folto del bush!). Sappi però che il fatto che sia secco non implica che sia caldo: i safari si fanno in jeep scoperte e spesso si parte prima dell’alba. Anche se ti verranno probabilmente offerti poncho e plaid, dovrai vestirti piuttosto pesante nelle prime ore del mattino (non disdegnare guanti e berretto, per dire): l’aria è tagliente. Quando il sole è bello alto, il clima migliora nettamente; di conseguenza, un abbigliamento a strati è sempre la scelta più giusta;
*lungo la Garden Route il clima è piacevole e soleggiato, sebbene non si possa certo fare il bagno nell’Oceano. Niente spiaggia quindi ma ottime probabilità di vedere le balene: il periodo migliore va da giugno a ottobre;
*Cape Town in giugno è una città piuttosto piovosa per cui, se rimani più giorni, la pioggia mettila in conto e aggiusta il tuo itinerario di conseguenza: il sole è una condizione secondo me indispensabile per visitare la Cape Peninsula, mentre lo è di meno se vuoi andare in giro per cantine lungo la Wine Route.
Fuso orario: Italia +1 con l’ora solare, nessuna differenza rispetto a quella legale.
Moneta: Rand sudafricano (ZAR)
Metti in valigia: abbigliamento tecnico a strati per i safari, binocolo e torcia: talvolta alcuni eco-lodge tolgono la corrente elettrica di notte. Il Kruger è zona potenzialmente malarica: se non vuoi fare la profilassi assumendo Malarone (che comunque non garantisce l’immunità totale), ricordati però di portare con te un repellente con una concentrazione di DEET almeno del 50%, percentuale suggerita per le aree tropicali (i comuni Autan, Off etc. nostrani si fermano intorno al 20%).
Ricorda che:
*In Sudafrica si guida a sinistra, come in Inghilterra;
*Il Parco Kruger è molto vasto e la sua fauna cambia da una zona all’altra. Io sono stata nell’area sud, che sembra essere quella più variegata. In ogni caso, ovunque tu scelga di pernottare, cerca di essere il più vicino possibile a uno dei Gate d’ingresso e controlla l’effettiva distanza su Google Maps. Forse ti costerà un po’ di più, ma considera che le maggiori chance di avvistamento animali si hanno all’alba, dunque se ti ci va un’ora per arrivare al gate (e nei mesi più affollati potresti trovare anche coda all’entrata)… a che ora dovresti puntare la sveglia?
*I game drive al Kruger, così come all’Addo, si possono fare sia da soli che accompagnati da un ranger. In ogni safari abbiamo sempre preferito la seconda opzione. Uno perchè è più rilassante e sicura e due perchè i ranger comunicano tra loro via radio, dunque sanno dietro quale cespuglio si nasconde un leone addormentato (e se dorme della grossa, ci può rimanere un intero pomeriggio), dove passa una mandria di bufali etc. Senza contare la miriade di informazioni che acquisisci! L’escursione col ranger ha naturalmente un costo che un drive in autonomia non ha, ma sono sempre stati soldi ben spesi.
*A proposito di soldi, magari ti starai chiedendo quanto può costare un viaggio del genere. Meno di quanto credi: il Sudafrica è una meta veramente accessibile, non è un turismo d’élite come quello del Botswana. Chiaramente molte sono le voci che possono incidere sul tuo budget: prime fra tutte il tipo di pernottamento che scegli e l’anticipo con cui prenoti i voli. Io ho approfittato di un’offertona BA ad esempio!
Drive safe!
Ciao Cris , siamo stati l’anno scorso in Sud Africa arrivati a Joahannesburg auto Blide river canyon bellissimo e poi il Kurger a Phalaborwa al Matimba Lodge che consiglio . E’ all’interno di un campo da Golf sulle rive di un fiume . Si sentono di notte gli Ippopotami .E’ gestito da Daniela , trentina di Biunico fotografa professionista e dal marito Alberto giuda che ci ha accompagnato al Kruger . Molto professionale . Ci hanno cancellato un escursione sul battello ,e quindi per non perdere tempo ci siamo avventurati con la nostra auto all’interno del Kruger da Phalaborwa gate . Guidiamo sulla strada asfaltata poi ci addentriamo per una scorciatoia sterrata ,che porta ad una pozza d’acqua , ecco che in mezzo alla strada si piazza un elefante maschio enorme ,a qul punto blocco l’auto e mi fermo ,il panico serpeggia , ci guarda muovendo le grandi orecchie e, era parecchio arrabbiato . Poi per fortuna si sposta e ci permette di passare .
Il resto dello sterrato fino all congiungimento alla strada principale l’ho percorso ad una velocità da far invidia al campione mondo rally . Quindi occhio agli elefanti quando guidate in self drive al Kruger . IL kruger è una meraviglia ,ci ha fatto ammalare . IL Sud Africa paese stupendo . IL capo di Buona speranza . ventosissimo e bellissimo . Ci tornero’.
Commento giustissimo! E’ anche per questo che non amo i self drive, ma preferisco andare sempre con una guida. Anche se può succedere comunque: in Tanzania un bufalo solitario ci ha quasi caricati, menomale che il ranger è stato pronto a schizzare via come una scheggia!
E io spero vivamente di poter far uso, prima o poi, di queste tue indicazioni.
Ma quanto sono batuffoli i pinguini?
Ah, felice del tuo .com. Si prospettano nuovi avvincenti racconti che ultimamente, lo ammetto, ho trascurato per mancanza di tempo. Però sappi, ti penso!
Bacissimiiiiii. Ciao Cristina! 😉
Tiz
Grazie cara! Anch’io prospetto nuove avventure ma… sono ancora in Italia in attesa del visto per partire! I tempi sono molto più lunghi del previsto…