Cascate, safari e mare: Zimbabwe, Botswana e Seychelles

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L'Africa più bella. Quella dei safari e dei tramonti di fuoco, delle spiagge da cartolina e, soprattutto, della natura più incontaminata in ogni sua espressione.

Uno dei viaggi che più ho amato in assoluto. Di quelli che ti fanno stringere forte la mano del tuo compagno, che ti fanno entusiasmare insieme come bambini. Ci è stato chiesto più volte se eravamo in viaggio di nozze e, anche se non lo eravamo, mi è sembrato di viverla davvero una seconda luna di miele.

ITINERARIO
ZIMBABWE – BOTSWANA – SEYCHELLES

(2 settimane)

GIORNO 1: Arrivo a Victoria Falls, Zimbabwe
Nel primo pomeriggio, sorvoliamo in elicottero le Cascate Vittoria: il cielo è il modo migliore per vedere questa forza della natura, lo Zambesi che si precipita nel vuoto con un salto fino a 100 metri.
Al tramonto, uno Zambesi più placido diventa protagonista di una piccola crociera con cena inclusa. Non mancano elefanti, coccodrilli e… qualche imprevisto.

GIORNO 2: Cascate Vittoria, Zimbabwe
In mattinata torniamo alle Cascate Vittoria per vederle questa volta da terra, seguendo un trail che vi gira tutt’intorno (che però, va detto, non regge il confronto con la visuale aerea di ieri). Nel pomeriggio visitiamo un centro di reinserimento per i leoni: sarà un’esperienza dolce/amara, che non ripeterò.

GIORNO 3: Cascate Vittoria, Zimbabwe – Chobe NP, Botswana (100km)
Trasferimento in auto a Kasane, cittadina di frontiera tra Zimbabwe e Botswana. Raggiungiamo il nostro eco-lodge, situato proprio sul fiume Chobe. Nel pomeriggio partiamo per la nostra prima game drive in 4×4 all’interno del Parco Chobe, dove vivono oltre 70.000 elefanti (e numerosissimi altri animali: felini, licaoni, iene, giraffe…).

GIORNO 4: Chobe National Park
Mattinata dedicata a un boat safari sul fiume Chobe: vediamo vicinissimi pacifici ippopotami ed elefanti che giocano in acqua. Nel pomeriggio nuovo safari in jeep.

GIORNO 5: Kasane – Moremi Reserve
Al mattino un aereo da 12 posti ci porta alla Moremi Reserve, area di incomparabile bellezza situata nell’estremità est del Delta dell’Okavango. Chiacchieriamo con una guida riguardo al turismo in Botswana. Nel pomeriggio un nuovo game drive che ci porta a scovare persino un leopardo!

GIORNO 6: Moremi Reserve
Nuovi game drive e anche un safari notturno: affascinante e terribile al tempo stesso vedere un branco di elefanti che corre al buio!

GIORNO 7: Moremi Reserve – Maun (125km) + volo per Johannesburg
Un ultimo game drive al mattino prima di dirigerci verso Maun, dove prenderemo l’aereo per Johannesburg. Trascorriamo la notte in un hotel dell’aeroporto OR Tambo e il mattino seguente…

GIORNO 8: Johannesburg – Mahè, Seychelles
Lungo trasferimento. Ma proprio lungo. Non è il massimo dedicare un intera giornata agli spostamenti ma… per le Seychelles questo e altro.

GIORNO 9: Mahè – La Digue
Arrivo a Mahè di buon mattino e trasferimento al porto per la partenza del Cat Cocos ferry diretto a La Digue. Arrivo per pranzo.

GIORNO 10-11-12-13-14: La Digue (con escursioni a Praslin, Curieuse, Felicitè e Coco Island)
La Digue è un’isola piccina, la si gira facilmente in bicicletta: proprio per la sua tranquillità e bellezza, e dati i numerosi spostamenti già fatti, abbiamo deciso di sceglierla come base del nostro soggiorno alle Seychelles. Numerosissime le baie da scoprire, oltre alla famosa Anse Source d’Argent. Siccome di starcene a poltrire in spiaggia proprio non siamo capaci, in questi giorni abbiamo fatto qualche escursione:
# giornata in catamarano all’isola di Praslin: visita alla Vallè de May e Anse Lazio, dalle rocce granitiche e il mare turchese;
# uscita di mezza giornata per snorkeling agli isolotti di Felicitè e Coco;
# giornata in catamarano con sosta a Curieuse, l’isola delle tartarughe giganti e alla bella Anse Georgette, a Praslin.

GIORNO 15: Partenza da La Digue e rientro

Best memories: La meraviglia delle Cascate Vittoria dall’elicottero e la ‘doccia’ da terra (gli schizzi sono così potenti che non bagnarsi è impossibile). Un elefante che attraversa a nuoto lo Zambesi e un coccodrillo enorme con la pancia piena. Avvistare i miei animali preferiti: cuccioli di iena giocherelloni e, addormentati, un branco di licaoni, ahimè in via d’estinzione. Il ruggito dei leoni a colazione e i versi degli ippopotami prima di addormentarmi. La giraffa e il baobab, i bufali e gli avvoltoi. I giri in bicicletta per La Digue, per raggiungere quella spiaggia così lontana. Prendere il sole in catamarano e sentirsi un po’ vip. Le volpi volanti e le tartarughe giganti. Il sole che scende dietro a Praslin.

Quando andare: Questo viaggio è stato fatto tra fine aprile e inizio maggio, una scelta che per me si è rivelata ottima, considerando che:
*Aprile e maggio sono i mesi di piena delle Cascate Vittoria, quelli in cui le cascate danno il meglio di sè in quanto a portata d’acqua e nubi di vapore. Durante la mezza stagione, per non parlare poi di quella secca (ossia intorno a novembre), la loro spettacolarità ne risente parecchio, in quanto la corrente è molto meno forte e quindi l’impatto visivo molto minore.
*Per i safari in Botswana la stagione migliore corrisponde alla nostra estate, dato che un clima secco e una vegetazione meno fitta sono le condizioni ideali per gli avvistamenti. Se come me viaggi a fine aprile, ti sarai lasciato alle spalle già da qualche mese la stagione delle piogge (da novembre a febbraio) e, sebbene il paesaggio sia ancora piuttosto verdeggiante, non disperare: qualche foglia in più non ha minimamente intralciato gli avvistamenti e siamo riusciti a vedere un’infinità di animali!
*Le Seychelles si attestano a una temperatura di circa 28° costanti tutto l’anno. Se escludiamo i mesi più piovosi (dicembre, gennaio e febbraio), per la tua vacanza dovrai tenere in considerazione l’influenza degli alisei: per snorkeling e immersioni meglio optare per aprile/maggio e ottobre/novembre, quando il mare è più calmo; evita invece la nostra estate perchè, sebbene il clima sia ottimo, essendo in piena stagione di alisei, il vento potrebbe essere forte e, di conseguenza, il mare molto più mosso. Infine, se ti interessano vela e windsurf, i mesi di maggio e ottobre sono perfetti.

Fuso orario: Zimbabwe e Botswana: Italia +1 h con l’ora solare, nessuna differenza rispetto all’ora legale. Seychelles: Italia +3 con l’ora solare (+2 quando vige l’ora legale).

Moneta: Dollari accettati ovunque

Metti in valigia: abbigliamento tecnico a strati per i safari, binocolo e torcia: gli eco-lodge tolgono la corrente elettrica di notte. Il Botswana è zona potenzialmente malarica: se non vuoi fare la profilassi assumendo Malarone (che comunque non garantisce l’immunità totale), ricordati però di portare con te un repellente con una concentrazione di DEET almeno del 50%, percentuale suggerita per le aree tropicali (i comuni Autan, Off etc. nostrani si fermano intorno al 20%). Per le Seychelles, abbigliamento comodo e informale (non confondetele con le Maldive, lasciate a casa infradito gioiello etc. a meno che non vogliate passare le giornate nel vostro resort). Creme solari, cappello e scarpe di gomma per non tagliarsi su scogli e coralli.

Ricorda che:
*In Botswana non c’è turismo di massa, ma piuttosto un turismo a numero chiuso: solo un tot di visitatori alla volta può entrare nel Paese. Questo perchè il Botswana vanta habitat spettacolari ma allo stesso tempo molto, molto fragili: il Delta dell’Okavango ne è un esempio. Di conseguenza, rispetto a destinazioni di massa come Sudafrica, Kenya o Tanzania, l’esperienza di game drive è molto più piacevole e ‘vera’: poche le jeep in circolazione, meno pressioni su flora e fauna.
*I game drive all’interno dei parchi si possono fare sia in autonomia che accompagnati da un ranger. In ogni safari abbiamo sempre preferito la seconda opzione. Uno perchè è più rilassante e sicura e due perchè i ranger comunicano tra loro via radio, dunque sanno dietro quale cespuglio si nasconde un leone addormentato (e se dorme della grossa, ci può rimanere un intero pomeriggio), dove passa una mandria di bufali etc. Senza contare la miriade di informazioni che acquisisci! L’escursione col ranger ha naturalmente un costo che un drive in autonomia non ha, ma sono sempre stati soldi ben spesi.
*Quando si parla di paradisi tropicali, spesso l’immaginazione non va oltre il binomio stereotipato spiaggia bianca/mare azzurro. La Digue invece, è molto di più. E’ un’isola che ti dà tantissimo, ma pretende anche tanto dai suoi visitatori: coloro che sono interessati ad andare oltre la Source D’Argent, sanno che dovranno pedalare, scarpinare, sudare come forse non si erano aspettati, ma saranno sempre ricompensati con il più bello degli spettacoli. 

Drive safe!

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2 Comments

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  1. WoooooooooooooooooooooooooooooooooooooW!
    Favoloso!

    Amo l’Africa… mi piace da impazzire… quando parlano di “mal d’Africa” io so cos’è!
    Il Botswana e lo Zimbabwe mi mancano…

    Sono stata in Kenya e in Tanzania… e presto, vicino, mooooolto vicino, a dove sei stata tu in questo viaggio che ci hai appena descritto!

    Bravissima!
    Ottima scelta!

    Un abbraccio,
    Elena

    1. says: Cris

      uhhhh fammi indovinare… Namibia?? io spero che quest’anno sia la volta buona: dovevo andarci mesi fa ma poi è saltata!