Canada: da Vancouver a Calgary

tour canada
Tra British Columbia e Alberta, un viaggio all'insegna dello sport e della natura, proprio quando gli orsi escono dal letargo!

E’ stato un viaggio deciso all’ultimo minuto. Circa un mese prima. Perchè una vacanza già era saltata e se volevamo partire dovevamo farlo ora o… niente.
Canada? Potremmo andare a sciare (dice il marito). Potremmo vedere i parchi, magari gli orsi sono già usciti dal letargo (io). Potremmo-andare-a-sciare. Però non so se a maggio le strade sono già tutte aperte. POTREMMO ANDARE A SCIARE. E poi… hai detto qualcosa?
E così, eccolo: un itinerario che unisce la voglia di neve e di natura, con poco tempo dedicato alle città ma tanto allo sport, sci e camminate. Un on the road che comincia in British Columbia e finisce in Alberta.

ITINERARIO CANADA

(2 settimane)

GIORNO 1: Arrivo a Vancouver
In mattinata, ritiro dell’auto a noleggio in aeroporto. Per riposarci dal lungo volo e poi sgranchirci le gambe, andiamo subito nel verde di Stanley Park, uno dei più grandi parchi di tutto il Nord America. Più tardi rientriamo nel cuore della città, visitando lo storico Gastown (non perdere lo steam clock!), Yaletown, Robson Street e il Waterfront.

GIORNO 2: Vancouver – Whistler (125km)
La mattina è dedicata a Grouse Mountain, il cosiddetto ‘Peak of Vancouver’ dalla cui sommità si ha una splendida panoramica della città. Decidiamo di salirvi a piedi, inerpicandoci per il Grouse Grind: un vertiginoso (e faticoso!) trail in mezzo alla foresta (3km su 2.832 scalini), noto come il Mother Nature’s Stairmaster o più semplicemente come ‘la Macina’.
Nel pomeriggio, direzione Whistler lungo la Sea to Sky Highway (BC Highway 99), una strada leggendaria così chiamata perchè partendo a livello del mare, si arrampica su per le Coast Mountains e, attraversando boschi di conifere, giunge alla cittadina montana di Whistler.

GIORNO 3-4-5-6: Whistler
4 giornate intere dedicate allo sci: ex villaggio olimpico 2010, il comprensorio di Whistler-Blackcomb, è oggi uno dei migliori resort sciistici del Nord America e tra le ski area più grandi al mondo. E anche l’après-ski non scherza: bear watching, spa scandinave, shopping, passeggiate a cavallo, pesca a mosca e… ottimo cibo!

GIORNO 7: Whistler – Clearwater (430km)
Partenza in direzione Clearwater lungo la Fraser Valley. Attraversiamo una terra di ranch e grandi mandrie, quel tratto noto come l’Arizona del Canada. Sostiamo a 100 Mile House, paesino situato lungo il Gold Rush Trail. A Clearwater, entriamo nel Wells Gray Provincial Park e percorriamo il Corridor, lungo il quale ci aspettano le cascate Helmcken. Alte due volte e mezzo le cascate del Niagara, sono l’attrazione maggiore del parco e il bellissimo arcobaleno riflesso nelle acque ce lo conferma.

GIORNO 8: Clearwater – Jasper (320km)
Lasciamo la British Columbia per entrare in Alberta. Prima di arrivare a destinazione, ci fermiamo però ad ammirare il Mount Robson, la vetta più alta delle Montagne Rocciose che, come vuole la tradizione, è avvolta dalle nuvole.
Giunti a Jasper, per prima cosa scegliamo di vedere il parco dall’alto: lo SkyTram ci porta in cima al più alto picco accessibile, ancora innevato. Da lassù, si apre un’immensa visuale sull’Athabasca Valley, sulle foreste e sui laghi che la colorano di verde e azzurro. Nuovamente a valle, due brevi trail: il Cottonwood Slough, 4km in un’aerea paludosa alla ricerca di castori e lontre (che però non vediamo!) e il più interessante Old Fort Point, altri 4km nella foresta, per raggiungere un meritato riposo con vista sul Monte Cowell.

GIORNO 9: Jasper
Oggi visitiamo il Lake Maligne e il suo canyon omonimo: prendiamo un battello per raggiungere la magica Spirit Island, che ci regala l’immagine secondo me più bella e poetica del Canada in assoluto. A fine giornata, seguiamo la Pyramid Road che ci porta ai laghi Pyramid e Patricia.

GIORNO 10: Jasper – Lake Louise via Icefields Parkway (230km)
Pronti a percorrere una delle strade più emozionanti al mondo! La Icefields Parkway (ossia la Highway 93) attraversa due parchi nazionali – quello di Jasper e quello di Banff – e, sin dall’800, era nota ai cacciatori di pellicce con il nome di Wonder Trail. Innumerevoli le tappe lungo il percorso: tra queste, da non perdere, le Athabasca Falls, l’Athabasca Glacier in Snocoach, il trail del Wilcox Pass, il Peyto Lake.

GIORNO 11: Lake Louise – Banff (60km)
Ci svegliamo nel bellissimo Fairmont Chateau, storico hotel situato proprio sul Lake Louise, il gioiello delle Montagne Rocciose. Esploriamo i dintorni del lago, osservandolo dal Fairview Lookout (brevissimo trail di nemmeno un’ora), per poi scendere nuovamente lungo le sue sponde e costeggiarne il perimetro.  Lasciato il Lake Louise ci avviamo verso Paradise Valley: proprio oggi ha riaperto, dopo l’inverno, la strada che porta al Moraine Lake, nella valle dei 10 Picchi!
Risaliti in auto, scendiamo verso Banff lungo la Bow Valley Road, ossia la 1A, più bella da percorrere rispetto alla HWY 1 ma più lenta: il limite di velocità non supera i 60 km/h! Perchè? Perchè la 1A corre in mezzo ai boschi ed è facile incontrare orsi e wapiti lungo la strada.

GIORNO 12: Banff
Al mattino raggiungiamo la vetta di Sulphur Mountain con un trail di 11km: da qui lo spettacolo è entusiasmante! Scendiamo in gondola ed esploriamo un’altra zona del parco: seguiamo il Lake Minnewanka Loop e poi la Vermillion Drive, che ci portano a scoprire nuovi laghi azzurri. Infine, lungo la Tunnel Mountain Drive, ci fermiamo ad osservare gli Hoodos, tipiche formazioni rocciose (simili a quelle del Bryce Canyon in Utah).

GIORNO 13: Banff – Calgary (125km)
Ancora qualche ora da dedicare a Banff prima di partire per l’aeroporto.

Distanza percorsa in auto: Circa 1500 km

Best memories: Il primo orso, avvistato a Whistler a pochi metri da noi, mentre aspettavamo la navetta per gli impianti di risalita. Sciare lungo il Panorama Trail e fare una passeggiata a cavallo. La pace del Maligne Lake e lo smeraldo del Lake Luoise. Salire sullo snowcoach. Guardare la natura seduta in una Red Chair. Il monte Rundle e il monte Cephren. Il sushi e le egg benedict di Whistler. Arrivare distrutta in cima a Grouse Mountain, ma avercela fatta! L’orsetto lavatore di Stanley Park.

Quando andare: Difficile dirlo. Noi siamo partiti a maggio tra mille dubbi ma è stata una scelta azzeccata per due motivi:
#1: Il 2016 è stato per Whistler un anno strepitoso per la neve, tanto che gli impianti sciistici sono rimasti eccezionalmente aperti fino a fine maggio invece che a fine aprile;
#2: La primavera inoltrata – su per giù dalla seconda metà di maggio alla prima settimana di giugno – è il periodo ideale per avvistare gli orsi, perché la neve non si è ancora sciolta del tutto e, dunque, gli orsi rimangono relativamente a valle, dove trovare cibo è più facile.

La maggior parte delle persone sceglie di visitare il Canada in piena estate ma… ok è il periodo ideale in cui fare hiking serio, trail che richiedono ore e ore di camminata o, perchè no, più giornate. E’ l’unico periodo dell’anno in cui tutti i sentieri sono aperti, perchè la neve è quasi completamente sciolta e quella nuova non è ancora caduta. Ma, a meno che tu non sia patito di trekking, l’estate non è del tutto consigliabile perchè:
#1: Non è il periodo migliore per il bear watching dato che, visto il caldo, gli orsi si disperdono su per le montagne tenendosi ben nascosti nel fitto della foresta, al fresco tra i pini.
#2: E’ un periodo super affollato e questo inciderà molto sull’esperienza che farai di luoghi come il Lake Maligne o il Lake Louise. Se le frotte di turisti sono fastidiose in luoghi giganteschi come il Grand Canyon, pensa quanto possono esserlo intorno a specchi d’acqua relativamente piccoli come un lago! E’ sorprendente la quantità di recensioni negative presenti sul web relative ai due laghi citati sopra, che vengono appunto liquidati come ‘troppo turistici’ e ‘sovraffollati’: quando li ho visitati io non c’era praticamente nessuno e ne porto un ricordo meraviglioso.
#3: E’ la stagione in cui gli acquazzoni sono più frequenti e il Canada senza sole… proprio no! Mai come in Canada, un Paese che gioca tutto sulla grandezza degli spazi, sui profili delle montagne, sui riflessi nei laghi, sulle tinte brillanti del blu e del verde, il bel tempo è tutto. Potrei dirti che la pioggia ha il suo fascino e rende tutto più drammatico etc., ma la verità è che se piove o è nuvoloso… you’re fucked. Pensare di percorrere l’Icefields Parkway con le montagne ‘dimezzate’ causa nuvoloni che ne coprono la cima o vedere i laghetti grigi, senza i monti che vi si riflettono dentro… bhè è come andare alle Maldive e rimanere chiusi in resort: un completo spreco di soldi. In caso di pioggia quindi, cerca se possibile di avere sempre un piano B e aggiustare l’itinerario di conseguenza.

Un altro ottimo periodo per visitare il Canada, che ci è stato caldamente consigliato da tutti i ranger, è fine settembre/inizio ottobre.

Fuso orario: Alberta: Italia – 8h; British Columbia: Italia -9h.

Moneta: Dollaro Canadese (CAD)

Metti in valigia: Sono partita quasi esclusivamente con abbigliamento tecnico/sportivo, 2 paia di scarpe antiscivolo, giacca impermeabile, pantaloni e giacca da sci, berretto, guanti. Due maglioncini più carini per la serate a Whistler. Sci, racchette e casco li ho affittati sul posto.

Ricorda che:
*Per entrare in Canada, da marzo 2016, dovrai essere munito di ETA (Electronic Travel Authorization). Lo puoi richiedere online al costo di 7 dollari canadesi.
*Bear watching: avvistare gli animali (non soltanto orsi) è sempre questione di fortuna: se ti va bene li puoi vedere mentre attraversano la strada o camminano sul limitare della foresta ma, anche unendoti a wildlife tour guidati da un ranger, l’avvistamento non è mai assicurato.
Tuttavia, per quanto riguarda gli orsi bruni, a differenza di Banff e Jasper dove l’avvistamento è reso più complicato dal fitto dei boschi, a Whistler potresti avere più chance. Whistler presenta infatti prati molto ampi e discese erbose che altro non sono che le piste da sci che, in inverno, sono coperte di neve. Gli spazi aperti consentono di individuare gli animali molto più facilmente che non nei boschi, quindi vedere gli orsi sarà molto più semplice! Ovviamente però, bisogna sapere dove cercare e per questo è bene prendere parte a un tour, possibilmente al mattino presto, quando gli orsi sono più attivi.
Cervi, wapiti e pecore sono invece sempre presenti e in abbondanza. Non abbiamo visto il grizzly – più difficile da trovare rispetto all’orso bruno – e l’alce, che invece è molto più presente sulla costa orientale del Canada.
*Trail e strade: a causa della neve, la maggior parte dei trail non apre fino a metà giugno, alcuni anche fino a luglio. Quelli fattibili in maggio sono percorsi piuttosto semplici, camminate di 2/3 ore che, appunto per via della neve, non si spingono troppo in alto sulle montagne. Da notare, è che facendo un trail, dunque addentrandosi in zone della foresta più intime e meno battute, la probabilità di incontrare gli orsi aumenta: ci sono escursionisti che vanno in giro con i campanelli attaccati ai fianchi per fare rumore al loro passaggio e alcuni percorsi non sono consigliati a gruppi di meno di 4 persone (viaggiatori avvisati)!
Infine, va sottolineato il fatto che la neve blocca l’accesso non solo ai trail ma anche a vere e proprie strade: quella per il Moraine Lake ha aperto proprio il giorno in cui siamo arrivati (24 maggio); quella che porta al monte Edith Cowell (highlight del parco di Jasper) torna agibile solo nella seconda metà di giugno; quella per i Sunshine Meadows (Banff) è percorribile solo nei mesi di luglio e agosto!

Drive safe!

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8 Comments

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  1. says: Gin

    Bellissssssimo!
    Come sai io sono stata in Canada, ma quella zona mi è totalmente sconosciuta.
    Grazie per avermici portata. Forse non ti ricordi, ma ero nel tuo zaino.
    Ciao

    1. says: Cris

      Ciao Gin! Del Canada parlerò ancora, ho da tempo in mente un post sui suoi laghi meravigliosi… stay tuned! 🙂

  2. Ciao Cris! Ma da come hai descritto tappa per tappa è stato tutto fantastico! Alla fine hai barattato “soltanto” 4 giorni di sci in favore della meraviglia di tutto il resto!
    Fosse per me avrei sopportato volentieri anche una gita dell’Inps 😀
    Il visto costa solo 7 dollari? *_* per la Russia mi hanno chiesto 150 Euro perchè non vivo in prossimità delle Ambasciate di Roma, Torino ecc. E comunque i diritti consolari erano ugualmente altini, circa 70 euro! A momenti costa meno il volo! 😉
    Ti abbraccio! 🙂

    1. says: Cris

      Uh avevo sentito che costava un sacco il visto per la Russia!!! sarebbe un viaggio molto interessante però! 🙂 Il visto canadese costa niente, ed è stato introdotto nemmeno un anno fa… ma in generale il canada l’ho trovato piuttosto caro come cibo e strutture.
      va bhè alla fine sono stata contenta di aver fatto anche un po’ di sci, vivendo in Africa sembrava un evento ancora più eccezionale, del tipo ‘whoooooa, la neeeeveeeeeee!!!!’ E poi è proprio a Whistler che ho visto la maggior parte dei tuoi ‘fratelli pelosi’ :DDDD
      Un abbraccio a te!

  3. says: Max

    Bellissimo.
    Questo me lo ritiro nel cassetto e lo ritiro fuori quando sarà ora ! 😉
    ciao ciao
    Max

  4. says: Roberta

    Fu il mio primo viaggio fuori Europa, un coast to coast in Canada, e la parte che adorai di più fu proprio quella descritta nel tuo itinerario: wildlife favolosa! Adoro il Canada ❤️

    1. says: Cris

      wow, che belli i coast to coast!! Spero di vedere l’est prima o poi… anche se un salto qui non mi dispiacerebbe rifarlo, dato che è stato proprio solo un assaggio (come avrai capito, il marito aveva altre priorità! :DD)