L’Arches National Park e due trail imperdibili

arches national park
Hiking nel parco dei 2000 archi, cantiere abbandonato di un ingegnere chiamato vento.

Sembra un cantiere abbandonato, il parco giochi di un ingegnere pazzo. Montagne di roccia forate, massi lasciati lì, in bilico – non si sa bene perché -, muri frastagliati, spirali di pietra, ponti sottili che sembrano crollare da un momento all’altro e pinnacoli già franati. L’ Arches National Park è uno dei parchi più sorprendenti degli USA, perché è qui che si concentra il più alto numero di archi naturali del Paese: sapientemente forgiati dagli agenti atmosferici, sono più di 2000.

Stretti pertugi o splendide finestre aperte nella roccia, esili o massicci, minuti (un metro di ampiezza è la dimensione minima per rientrare nella categoria ‘arco’) o imponenti come il Landscape Arch che, da una base all’altra, misura oltre 90 metri: non ne troverai uno uguale all’altro.

L’Arches National Park è attraversato da un’unica strada di circa 30km, una emozionante scenic drive, lungo la quale ammirare non solo una serie di archi – Double Arch, Windows Arch, Sand Dune Arch e Skyline Arch per citarne alcuni – ma anche numerose formazioni rocciose dai nomi tanto fantasiosi quanto evocativi, come ad esempio Park Avenue, Elephant Parade, Tower Of Babel, Three Gossips. Famosissima e unica nel suo genere, è poi la Balanced Rock, il grosso masso, dal peso stimato di circa 3.5 tonnellate, che da tempo immemore si regge (in)stabilmente su di uno stretto piedistallo.

Questo è un primo assaggio del parco: puoi vedere tutto ciò senza scendere dall’auto o quasi. Sai che però il mio è stato un on the road all’insegna dell’hiking e dunque… è il momento di mettersi le gambe in spalla!

Hai presente lo stupendo Delicate Arch, l’arco simbolo del parco che figura persino sulle targhe dello Utah? Certo, avrai visto un sacco di foto! Quello che però forse non sai è che, quelle foto, prese da molto vicino, sono frutto di… una bella scarpinata. Il Delicate Arch si affaccia infatti su di un dirupo spaventoso e questa sua posizione ne rende difficile l’avvistamento dal basso. E’ vero che ci sono due viewpoint ma, credimi, sono davvero insoddisfacenti: distanti e con la visuale parzialmente ostruita. E allora? Allora non ci resta altro da fare allora che andarlo a vedere da vicino!

Seguiremo quindi il Delicate Arch Trail, un percorso di 5km, con un dislivello di circa 150m. Sebbene sia piuttosto breve, questo trail non è tra i più semplici (se sei stato allo Zion Park sai che c’è di peggio!); valuta dunque bene le tue capacità e parti ben equipaggiato per l’escursione. Una volta raggiunta la meta, ti troverai in una specie di ampio anfiteatro e, abbarbicato sul precipizio, vedrai il Delicate Arch in tutto il suo splendore! Il momento migliore per contemplarlo pare sia il tramonto, quando il sole accende l’arco di un arancio vivissimo; tuttavia, noi abbiamo optato per il mattino presto, per evitare la folla, i maniaci della fotografia e soprattutto il caldo, dato che eravamo in pieno agosto. Lo spettacolo non è comunque da meno e anzi, potrai avere il Delicate tutto per te o quasi.

Non ti è bastato? Nemmeno a noi! Per questo, una volta discesi, abbiamo intrapreso un nuovo percorso, quello che ci porterà al Double O Arch. Si tratta di un gran bel trail di 8km circa, che consente di vedere lungo il tragitto una decina di archi differenti. Il punto di partenza è il Devil’s Garden Trailhead: da qui parte il Landscape Arch Trail che poi si congiungerà con il Double O Arch Trail.

Il Landscape Arch, uno dei più ampi archi naturali del pianeta, è impressionante: sottilissimo, sembra fragile come un grissino e tutto fa pensare ad un crollo imminente! Del resto, ahimè, gli archi non sono eterni. Il vento continua incessante il suo lento lavorio e sono tante le formazioni già crollate (l’ultima nel 2008 con un boato che ha fatto sobbalzare non poco i turisti).

Se fino al Landscape Arch il percorso è relativamente semplice, le cose cambiano nel tratto che porta al Double O, secondo arco in ordine di grandezza nel Giardino del Diavolo. Qualche piccolo passaggio di arrampicata su roccia e zone particolarmente esposte rendono l’escursione più complessa: te la sconsiglio se soffri di vertigini. In ogni caso, il panorama circostante è davvero unico, così come unico è il Double O che, come dice il nome, consiste in due archi di diversa grandezza piazzati uno sull’altro; stupenda l’enorme finestra che si apre sul parco!

Piuttosto esausti, prima di uscire dall’Arches National Park facciamo un’ultima tappa e ci fermiamo al Fiery Furnace Viewpoint. Fiery Furnace è un labirinto di roccia che si snoda tra gole, slot canyon e pareti di pietra. Si può visitare da soli dopo aver ottenuto un permesso o – meglio – con un tour guidato da un ranger dato che, trattandosi di un vero e proprio maze, perdersi è più facile di quanto non sembri. Noi lo lasciamo per la prossima volta… ora torniamo in hotel: domani ci aspetta Aspen, Colorado!

E tu se già stato ad Arches? Qual è il tuo parco nazionale preferito negli USA?

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3 Comments

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  1. No vabbè, ma che bellezza è questo parco scolpito dal vento? E quell’arco sottile, metaforicamente parlando, come un grissino? Praticamente gli Stati Uniti, da soli, meritano un viaggio lungo e on the road. Un sogno nel sogno.
    Ciao Cri!

  2. says: Max

    Il mio parco preferito è stato Canyonlands ! Perché è quello che mi ha stupito più di tutti…
    Gli altri, bene o male, mi aspettavo cosa trovare. Canyonlands è stato un piacevolissima scoperta e si può dire che racchiude in sè la somma di tutti gli altri parchi.
    Ciao ciao
    Max

    1. says: Cris

      Sì Canyonlands è piaciuto molto anche a me! E’ uno dei pochi parchi ancora davvero selvaggi, completamente inaspettato rispetto agi altri e fuori dai circuiti di massa!