La Fiat. La Mole. I Gianduiotti. La Juventus. Le madamin. Sono questi i concetti a cui subito si associa Torino. Pur essendo piemontese, non ho mai frequentato molto questa città, conosco meglio Milano e, per di più, sono interista. A Torino ho fatto però – anche se da pendolare – l’università e per questo, ancora oggi, prima che a una serie di luoghi comuni, se penso a Torino penso alle gradinate di Palazzo Nuovo e alle sedi distaccate di Via Giolitti, Corso San Maurizio e Via Giulia. Penso alle focacce della Piramide e al marocchino con la nutella da Carpe Diem, in Via Po. E alla mitica copisteria di via Bonafous (detta Boia Faus), che ha chiuso e riaperto una quantità infinita di volte.
Ma questa sono io. Torino è molto di più e quest’autunno, dato che mi sono trovata a interrompere la mia vita angolana per, ehm, cause di forza maggiore, vi ho trascorso intere giornate dopo tanto tempo.
Girando in lungo e in largo per la città, ho stilato una piccola lista (non certo esaustiva!) di idee e suggerimenti su cosa vedere a Torino in autunno, quando le giornate sono ancora calde ma non più afose, il Parco del Valentino dà il meglio di sè e sul Po non c’è ancora quella nebbiolina che ci accompagnerà per tutto l’inverno.
Andiamo!
#1: Passeggiare nella Contrada dei Guardinfanti
Si chiama Guardinfanti perché qui, a pochi passi dalle mondane Piazza Castello e Via Garibaldi, si vendevano quelle intelaiature che, fino all’800, le donne indossavano sotto le gonne per renderle belle gonfie. Naturalmente, nella Contrada – che comprende quattro vie: Barbaroux, Santa Maria, Mercanti e Stampatori – oggi non resta alcuna traccia di queste botteghe ma di un passato antico sì. Strade strette e romantiche, i vessilli medievali tesi tra i balconi: la Contrada dei Guardinfanti racchiude svariati piccoli gioielli.
Una libreria antiquaria, un posticino che profuma di buono, una facciata in trompe-l’oeil che raffigura un antico palazzo, una saponeria artigianale, le agende, i sigilli e i quadri vintage della Tipolitografia dei Mercanti e tanti, tantissimi localini dove mangiare un boccone – etnico e non, vegetariano e non – come l’ottimo Soup&Go, dove la zuppa ti viene servita nelle caratteristiche burnìe di vetro. E poi, il Palazzo Scaglia di Verrua, splendido esempio di architettura rinascimentale. Un consiglio: non fermarti ad ammirare la facciata esterna, ma spingi il portone ed entra nel cortile! Un loggiato, delicati finestroni ad arco e altri raffinati affreschi ti aspettano.
#2: Guardare la città circondata dalle Alpi
Cosa sarebbe Torino senza le sue vette innevate? Sebbene il mondo sembri essersene accorto solo con i Giochi Olimpici del 2006 (due settimane che porto nel cuore: lavorare per un evento così grande e coinvolgente è stata una delle esperienze più belle della mia vita), la cornice di montagne è ciò rende Torino particolarmente suggestiva. Scegli una giornata limpida (altrimenti lascia perdere che la nebbia piemontese non perdona!) e sali sul Monte dei Cappuccini, a detta di molti l’opzione migliore.
Se invece vuoi fare qualcosa di insolito, puoi invece optare per il Turin Eye, il pallone areostatico di Piazza Borgo Dora, o per la Mole Antonelliana (ma solo se ti sei già laureato!). Diversi ma altrettanto affascinanti i panorami dall’alto della Basilica di Superga e della Sacra di San Michele (quest’ultima in Val Susa, a 40km dal capoluogo piemontese).
#3: Vedere i tre musei più importanti d’Italia (nel loro genere)
Completamente diversi l’uno dall’altro ma, nella loro nicchia, tutti numero 1 sul territorio nazionale: sono il Museo del Cinema ospitato all’interno della Mole, che presenta cimeli dell’industria cinematografica di oggi e del passato ed esposizioni temporanee sempre diverse; il Museo Egizio, secondo solo a quello de Il Cairo, e il Museo del Risorgimento, situato dentro Palazzo Carignano che è, tra l’altro, un edificio barocco bellissimo e sede del primo Parlamento italiano.
#4: Vedere il foliage del Valentino
E’ il nostro Central Park e, come tale, è bello in tutte le stagioni. Ma in autunno di più. Perchè gli alberi diventano rossi, arancio, gialli e di tutte le sfumature intermedie che riesci a trovare nello spettro visibile. Al Parco del Valentino ci arrivi costeggiando, per un tratto, il fiume Po: una volta al suo interno, puoi osservare il castello omonimo (oggi sede della facoltà di architettura), visitare il Borgo Medievale, guardare le anatre nel Giardino Roccioso, fare amicizia con gli scoiattoli e… cercare le opere dell’artista-giardiniere Rodolfo Marasciuolo (disposte per altro in vari punti della città). Un esempio? Questi due lampioni innamorati che, forse, dopo essere stati uno di fronte all’altro per anni, hanno deciso di sedersi su questa panchina per dichiararsi il loro amore.
#5: Cercare Parigi tra gallerie, portici e salotti.
Ma non parlavamo di Torino? Sì, però… facci caso: i Savoia per costruirla avranno pure preso ispirazione da qualche parte e chi meglio della Ville Lumière? La grandeur di Piazza Castello, una passeggiata sotto i portici che costeggiano quell’enorme boulevard che è Via Roma, un caffè in Piazza Vittorio o in Piazza San Carlo, salotto di Torino. E, infine, un salto nella Galleria Subalpina, dove l’atmosfera ottocentesca è garantita: giardini interni, una volta in vetro e ferro battuto, negozi vintage, una galleria d’arte moderna e un cinema per film d’autore. Tappe perfette anche in una giornata di pioggia: nel centro di Torino puoi camminare per chilometri senza il bisogno di aprire l’ombrello.
#6: Entrare in un caffè storico
Torino è anche città di antichi caffè. Quelli con i banconi in legno, le boiserie, i tavolini di marmo, gli intarsi, gli specchi dalle cornici dorate, i camerieri con la divisa immacolata, i divani e le poltroncine imbottite, i dipinti Belle Époque.
Sul menù, oltre alle paste che tutti conosciamo, la piccola pasticceria piemontese – come le bignole, ad esempio – che non troverai in nessun’altra regione italiana. E’ qui che puoi provare il bicerin che, inventato proprio a Torino, è divenuto la sua bevanda simbolo: caffè, cioccolato e crema di latte. Assaggialo da Baratti&Milano, Mulassano, Fiorio o Gerla (se sei in zona Piazza Castello), da Stratta, al Caffè Torino o da San Carlo se invece sei nell’omonima piazza. Oppure direttamente Al Bicerin in Piazza della Consolata.
#7: Cercare edifici strambi
Te ne dico tre. Il primo ha il piercing. Proprio così: ‘Baci rubati’, questo il poetico nome assegnatogli dall’architetto Corrado Levi, si trova in Via Palazzo di Città ed è un palazzo che, appunto, è stato bucato da un enorme piercing a forma di anello. Sotto ai ‘fori’ qualche goccia di sangue: rosso da un lato e blu dall’altro, a ricordare l’anima al tempo stesso nobile e proletaria della città.
Il secondo è noto come la ‘Fetta di Polenta’: si tratta di Casa Scaccabarozzi. Alta, stretta e gialla gialla come una sezione di polenta fritta, essa si affila sempre di più fino ad arrivare a misurare… solo 54 cm di larghezza! Bizzarro ma resistente, è stato costruito a metà 800 e, oggi, lo puoi vedere in Via Giulia di Barolo 9.
Il terzo edificio, in foto qui sotto, è la casa più bella del mondo. E non lo dico io, lo dice l’ArchDaily che, a ‘Number 6’, ossia Palazzo Valperga Galleani, ha dato pure un premio. Da palazzo barocco a condominio supertecnologico, con palestra, spa e persino un Giardino Verticale – che oggi va tanto di moda – firmato dall’artista contemporaneo Richi Ferrero. E, ciliegina sulla torta, pare abbia un bassissimo impatto ambientale. Lo trovi in Via Alfieri 6.
Questi sono solo alcuni suggerimenti: Torino è una città ricchissima e movimentata, da scoprire una via dopo l’altra. E se hai più tempo da dedicare al Piemonte, non perderti un giro nelle Langhe!
Vivo vicina a Torino ma non conosco tutti i posti da te elencati. Mi rendo conto che è una città da scoprire fermandosi lì per alcuni giorni e vagabondano un po’. Cosa che io non riesco a fare. Ma ci proverò.
Mi spiace per il tuo mese “un po’ travagliato” e sono contenta faccia ormai parte del passato. Ciao!
Ciao Gin, sì ho avuto qualche problemino di visto in Angola, ma ora tutto ok… ne scriverò 😉
Adoro Torino, dopo le Olimpiadi invernali ha veramente cambiato aspetto…in meglio! Mi segno i punti 1 e 6 per la prossima volta!
Hai proprio ragione, con le Olimpiadi Torino non solo si è fatta scoprire dal mondo ma si è riscoperta! 🙂 Allora la prossima volta, assolutamente un bicerin in un caffè storico eh!
Bello l’articolo, belle le foto e dolcissima tu! 🙂 Un abbraccio!
Grazie cara! Mi ha fatto moltissimo piacere conoscerti!! Speriamo di vederci da qualche altra parte 🙂
Segnati tutti! Che amore i lampioncini del parco Valentino! Direi che il mood della città va a braccetto con le atmosfere autunnali *_*, davvero bella Torino!
Cris e tu come stai? 😉
Ciao Dany! Eh sì è proprio una bella città! In quanto a me… ho avuto un mese un po’ travagliato ma ora tutto a posto, sono tornata in Africa da qualche settimana finalmente!