Nell’immaginario collettivo, Rio la si identifica con la sua baia verde azzurra o con il lungomare, chilometri di spiagge dorate costeggiate dai grattacieli. Forse sono in pochi a visitare le aree urbane della città e, spesso, per un motivo ben preciso: la scarsa sicurezza.
Noi, anche a causa della tanta pioggia incontrata durante il soggiorno, in alcuni quartieri ci siamo invece spinti: in particolare ne abbiamo visti tre, unendoci ogni volta a un walking tour (il primo a pagamento e gli altri due free).
Santa Teresa – La Rio bohemienne
La chiamano la Montmartre carioca ma, ad essere sinceri, i punti di contatto con il mio quartiere parigino preferito sono ben pochi, forse solo il fatto di essere entrambi situati su di una collina e di offrire alcune spettacolari vedute della città. Ciononostante, Santa Teresa è davvero una zona carina e vale assolutamente la pena esplorarla! Scelta come residenza dell’élite cittadina all’inizio del 19esimo secolo, quando l’industria del caffè era in pieno boom, la sua fama è rapidamente declinata con il raffreddarsi degli affari, trasformandosi in un posto malfamato, pericoloso, fino a che, negli anni ’60, artisti e scrittori non hanno cominciato a ripopolarlo poco alla volta, riportandolo al suo antico splendore.
Arrivarci è già tutto un programma: invece del solito taxi, salta sul bondinho, l’unico tram elettrico ancora in funzione a Rio. E’ un tram storico, piccino e tutto giallo, impossibile non pensare alla sua controparte europea, il tram 28 a Lisbona! Prima di giungere a Santa Teresa, sappi che il bondinho corre sugli archi dell’acquedotto di Lapa (quindi magari non guardare di sotto se soffri di vertigini!).
Una volta sceso, la tua guida ti porterà tra le pittoresche strade del quartiere: una tappa d’obbligo è il bel Parque das Ruínas, dove avrai – se c’è il sole – una visuale a 360° di Rio de Janeiro, dal Pan di Zucchero a Downtown! Largo dos Guimarães è invece la via più bohemienne della zona: ci sono ristoranti e bar di tendenza e un posto speciale, che non conta nemmeno una decina di tavoli, ma dove si mangiano i pão de queijo più buoni di Rio. Se siano davvero i migliori non lo so: certo è che sono stati davvero i più gustosi del nostro viaggio. Come si chiama questo posto? Non ha nome! Basta dire che è quello ‘dove vendono i pão de queijo’ e… tutti sanno immediatamente di quale locale stai parlando.
Saúde – La Rio nera
Quello nel quartiere di Saúde è un percorso tematico che ti porterà a scoprire l’eredità africana di Rio: non dimentichiamo che il Brasile è la nazione che importò il maggior numero di schiavi neri rispetto a ogni altro paese (circa 5 milioni in poco più di tre secoli). Tra i pit-stop, ti suggerisco innanzitutto Largo de São Francisco da Prainha, dove troneggia la statua dedicata a Mercedes Baptista, una ballerina che contribuì alla diffusione della danza nera in Brasile. Quasi ovunque in questa zona troverai case in stile coloniale, decadenti e coloratissime: un vero toccasana in un giorno di pioggia! Da vedere anche il Cais do Valongo, dove ci sono i resti del porto vecchio, presso cui sbarcavano gli schiavi: pare sia in cantiere l’idea di costruire proprio qui un museo della schiavitù, al momento del tutto assente in città.
La tappa forse più significativa di Saúde è Pedra do Sal, un vicolo costruito su di una roccia su cui sono stati intagliati dei gradini, dove un tempo si teneva il mercato degli schiavi appena arrivati da Salvador de Bahìa. Su di una parete, lo sguardo penetrante di Zumbi, personaggio leader della lotta all’oppressione nera. Una nota più allegra: pare che proprio in questa via sia nato il samba! Tanto che ogni lunedì notte, Pedra do Sal si trasforma in una balera a cielo aperto: è qui che si tiene la tradizionale roda de samba, con spettacoli improvvisati di musica dal vivo a cui tutti – gente del posto e turisti – prendono parte uscendo a ballare in strada.
Sempre che non piova, certo.
Centro e Lapa – La Rio storica e notturna
Mentre Santa Teresa e Saúde valgono decisamente una passeggiata, non posso dire lo stesso di Rio Downtown (o Centro). In questo quartiere vedrai alcune piazze famose – Praça XV e Cinelandia -, la Travessa do Comercio e una serie di edifici storici: il Teatro Municipale, la Biblioteca nazionale (che è la più grande di tutta l’America latina) e il Palazzo Imperiale. Diverso il discorso riguardante Lapa, che pur non essendo ufficialmente un quartiere, ha un’identità così forte da essere ormai ritenuto tale dai residenti: centro della vita notturna, pieno di locali e choperias, è però famoso per ospitare la seconda attrazione più visitata di Rio, la coloratissima Escadaria Selarón, di cui ti ho già parlato qui e che proprio non puoi perderti!
Da dove vorresti cominciare la tua visita?