Circondate da colline, sormontate da promontori rocciosi o caratterizzate da forti dislivelli del suolo: alcune città si prestano più di altre al fenomeno del trekking urbano che, come dice il nome, non è affatto una passeggiata! Le urban hike sono veri e propri sentieri escursionistici che possono essere praticati senza andare troppo lontano; si trovano infatti all’interno o immediatamente a ridosso di una città. Ecco i miei preferiti!
Attenzione! Quelli qui di seguito sono trail relativamente impegnativi che si protraggono anche per diverse ore su sentieri sconnessi ed esposti. Oltre a non soffrire di vertigini, per affrontarli è importante che tu abbia dimestichezza con la camminata in montagna, così come un minimo di preparazione fisica. Abbi cura di indossare scarponcini da trekking, di portare con te molta acqua e, a seconda del clima, crema solare e un cappellino. Evita inoltre di scegliere le ore più calde della giornata: il mattino presto è sempre l’opzione migliore per qualunque attività all’aperto.
# Table Mountain Climb, Cape Town, Sudafrica
Distanza percorsa: 10 km one way
Durata: 5h circa
Dislivello: 1000m
Piatta – appunto! – come una tavola, la Table Mountain disegna insieme al Devil’s Peak e alla Lion’s Head l’incredibile profilo montuoso di Città del Capo. Sebbene la sua vetta sia comodamente raggiungibile in funivia, nulla vieta di salirci a piedi, infilando un trail dopo l’altro: prima il Pipe Track (1h), semplice e in piano, che abbraccia parzialmente la catena montuosa dei 12 apostoli; poi Kasteelspoort (2h) che, piuttosto ripido, porta a una sorta di trampolino sul vuoto (lo vedi nella foto piccola qui sotto) e, infine, il tratto tra Kasteelspoort e la funivia della Table Mountain (altre 2h). Ad eccezione del primo, gli altri due sentieri sono abbastanza impervi ma c’è da dire che offrono vedute precluse ai più, oltre a incontri con paffuti dassie (animaletti simili a grosse cavie) e protee selvatiche, i fiori simbolo del Sudafrica. Per tornare in città, puoi scendere in funivia.
Curiosità! Giunto alla meta, non dimenticare di scrutare l’oceano: vedrai Robben Island, dove Nelson Mandela ha trascorso 18 dei suoi 27 anni di prigionia.
# Mutrah trail, Muscat, Oman
Distanza percorsa: 3.5 km round trip
Durata: 2-3h
Dislivello: 130m
Il sentiero comincia nei pressi del Riyam Park e sale rapidamente; il primo panorama che vedrai è alle tue spalle e include una costruzione bizzarra: si tratta del Brucia Incenso Gigante, eretto per celebrare questa resina così preziosa, simbolo dell’Oman e patrimonio UNESCO. Prosegui ancora un poco ed ecco il secondo panorama: dischiuso in una finestra tra le montagne, vedrai il porto di Muscat con la gigantesca nave del Sultano perennemente ancorata e, poco più in là, le caratteristiche case bianche della capitale.
A questo punto comincia la discesa, che include un altro must dell’Oman: l’attraversamento di un wadi (se non sai cos’è un wadi, leggi qui). Preparati a entrare in acqua con tutte le scarpe e, se il giorno precedente ha piovuto, anche con le ginocchia! Ricordo con piacere questo tratto del percorso perchè, mentre noi procedevamo con estrema cautela per non scivolare sulle rocce bagnate, un gruppetto di ragazze del posto saltellava con estrema facilità nonostante l’ingombro del velo e, vedendoci affaticati, ci hanno offerto datteri e caffè dal loro thermos: gentilissime! Una volta superato il wadi il più è fatto, e Mutrah dista ormai pochissimo! Se hai parcheggiato la tua auto al Riyam Park, la puoi recuperare costeggiando un breve tratto della Corniche.
Curiosità! Il Mutrah trail era il tracciato che, fino agli anni ’70, gli allevatori percorrevano insieme al proprio gregge per raggiungere il souq, dove poi avrebbero venduto le capre. Al tempo, le strade omanite non erano ancora asfaltate e, di conseguenza, bisognava arrampicarsi sulle montagne e guadare wadi!
# Tête de Chien, La Turbie, Francia
Distanza percorsa: 11 km round trip
Durata: 4-5h
Dislivello: 450m
Per molti la Costa Azzurra è sinonimo di mondanità e, di conseguenza, di folla. Invece, ogni località di mare offre l’occasione non solo di ritagliarsi il proprio spazio, ma di immergersi completamente nella natura, lontano dal frastuono di traffico e locali. Se i sentieri litorali si allungano per svariati chilometri collegando tra loro spiagge e calette, quello della Tête de Chien è invece un trail che si sviluppa tutto in verticale, regalando un panorama senza paragoni sul Principato di Monaco e sulla grande bleue, il Mediterraneo. Un tempo postazione militare, il promontorio è raggiungibile percorrendo il suggestivo chemin romain, un’antica strada romana che prende le mosse dalla bella cittadina costiera di Cap d’Ail.
Curiosità! C’è un modo molto più breve e meno faticoso per guadagnare la Tête de Chien: parcheggia la tua auto nel comune di La Turbie e arriverai a destinazione con una passeggiata di circa mezz’ora.
# Monte Solaro via Passetiello, Capri, Italia
Distanza percorsa: 9 km one way
Durata: 3h
Dislivello: 770m
Dei tanti trail capresi, è decisamente il più impegnativo, anche perchè tutto in salita. La partenza è in Piazzale dei due Golfi, dove si imbocca Via Torino: la strada lascerà via via posto ai gradoni e i gradoni a una specie di mulattiera sempre più stretta, un piccolo passo, un passetiello, appunto. I segni rossi su alberi e rocce ti aiuteranno a individuare la giusta via: tra querce, lecci e spuntoni di pietra, la macchia è così fitta da farti dimenticare per un attimo che, appena al di là del bosco, brilla il Golfo di Napoli. Un ultimo valico – il sentiero è ormai quasi ostruito dalla vegetazione – e sbucherai nuovamente all’aria aperta: sotto di te c’è tutta Capri. Da quassù puoi vedere Marina Grande e Marina Piccola, gli immancabili Faraglioni e persino il tozzo campanile della Piazzetta!
Ma l’escursione mica finisce qui: fai il pieno di questo panorama e prosegui poi lungo il sentiero; la prossima tappa è quel piccolo eremo che, centinaia di metri più sotto, vedevi aggrappato alle montagne, in bilico sull’abisso. Sei arrivato a Santa Maria a Cetrella, una chiesetta dove i pescatori un tempo salivano in pellegrinaggio per ottenere la benedizione della Madonna. Ora non ti resta che proseguire verso il Monte Solaro, il punto più alto dell’isola (circa 600 mt sul livello del mare), dove potrai prendere una granita di limone e godere di un ultimo stupendo panorama di cui ti fa mostra la statua di Augusto. Raggiunto il tetto di Capri, non ti resta che scendere ad Anacapri a piedi o in seggiovia.
Curiosità! A proposito del Passetiello, dice lo scrittore americano Huck Scarry: “Mi viene da pensare che questa è una di quelle escursioni che è meglio fare da soli: rientra nella categoria di quelle esperienze che metterebbero senz’altro fine a una relazione”. E sai una cosa? Ripensando a certe scene avvenute durante la salita con mio marito… direi che ha quasi ragione!
# Wonder View Trail (scritta Hollywood), Los Angeles, USA
Distanza percorsa: 6.5 km round trip
Durata: 3-4h
Dislivello: 200m
Con i suoi 110 metri di lunghezza per 15 di altezza, la scritta Hollywood è un pezzo di storia non solo degli Stati Uniti ma del mondo. Il Wonder View ti porta proprio alle sue spalle, in cima al Monte Lee. Per raggiungere la trailhead, lascia la tua auto su Lake Hollywood Drive; dopo un breve passaggio in un quartiere residenziale, troverai il punto d’inizio del percorso, esattamente laddove terminano le case e la strada asfaltata. La prima parte del sentiero è tutta un saliscendi: mentre segui il profilo delle colline, la grande Los Angeles e parte della San Fernando Valley appariranno a poco a poco alla tua destra. Quando noterai un albero solitario che dà su di un precipizio sarai a circa metà strada: sei arrivato al Wisdom Tree, l’unico albero sopravvissuto all’incendio che, nel 2007, ha investito la collina.
Dal Wisdom Tree, il percorso si fa meno faticoso ma appena più complesso: devi prestare maggiore attenzione alle aeree esposte e alcuni tratti divengono più stretti e ripidi. Insomma, non è più una sgambata in collina ma un vero e proprio trail. La scritta Hollywood però, è sempre più prossima: vedi già la H, la O. Supera la targa commemorativa e il belvedere dedicato a Hugh Hefner, il fondatore di Playboy, e ci sei quasi: l’ultimissimo tratto è asfaltato ed è quello che ti porta proprio alla cima del monte Lee.
Curiosità! Giunto a destinazione, noterai che la scritta è protetta da un sistema di cavi e ponteggi, dunque non aspettarti di poterla toccare (o tanto meno di arrampicartici su): questo capita solo nei film!
# Grouse Grind, Vancouver, Canada
Distanza percorsa: 3 km one way
Durata: da 30 min a 2h o più (!)
Dislivello: 850m
Sei a Vancouver alla ricerca di un’esperienza sportiva da vero local? Allora la Macina – il Grouse Grind – è quello che fa per te! Si tratta di una vertiginosa (e faticosa!) salita che ti porterà in cima a Grouse Mountain, il picco di Vancouver. Apre il sentiero una frase di incoraggiamento: “Gambe, ce la potete fare!”. Noto come il Mother Nature’s Stairmaster, il Grind si arrampica in foresta su 2.832 scalini (!) con un dislivello poco inferiore al chilometro. E’ un trail molto particolare, da non prendere troppo alla leggera: spulciando online, troverai un sacco di warning che consigliano di evitare assolutamente il percorso senza una buona preparazione cardiofisica. Il fatto è che non è possibile abbandonare l’impresa a metà: l’unico tratto che si può fare a ritroso è il primo quarto del percorso, dopodichè è necessario continuare a procedere perchè scendere può diventare più pericoloso che salire! Una volta in cima, goditi il panorama con calma (e magari rifocillati con un enorme piatto di nachos!): a riportarti alla base ci penserà una gondola, in quanto il sentiero è talmente ripido che la discesa a piedi è proibita.
Curiosità! A Vancouver il Grouse Grind è una vera e propria istituzione, tant’è che viene messo a disposizione persino un timer per monitorare il tempo di percorrenza: il record femminile è di appena 31:04 minuti! Io… va bhè, ci ho messo circa un’ora e mezza, ma l’importante è riuscirci no? “Living in the moment could be the meaning of life”: così dice l’iscrizione sotto al timer.
# Arthur’s Seat hike, Edimburgo, Scozia
Distanza percorsa: 5 km round trip
Durata: 2h
Dislivello: 250m
Situato all’interno dell’Holyrood Park, tenuta reale di oltre 260 ettari nonchè parco cittadino (!) di Edimburgo, l’Arthur’s Seat è un vulcano spento, che regala viste impagabili sulla città e le sue icone: il castello, le guglie delle chiese. Se vuoi arrampicarti fin lassù, comincia la tua ascesa al fondo del Royal Mile, vicino al Palazzo di Holyrood, e segui poi la Radical Road che, dalla base delle Salisbury Crags (falesie), si inerpica fino alla cima del vulcano. Non è esattamente una passeggiata ma, se c’è il sole, vale la pena soprattutto perchè offre un assaggio della splendida natura scozzese: incontaminata, malinconica e, soprattutto, drammatica.
Curiosità! Si dice che la leggendaria Camelot sorgesse proprio qui. Ecco il perchè del nome Arthur’s Seat, il trono di Artù.
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