Around the world: scenic drives

strade più belle in auto
In volo sulla Lapponia svedese
"Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita" - J. Kerouac

Sta tutta in queste parole di Jack Kerouac l’essenza del viaggio on the road. Perchè molto spesso, prima ancora della meta, ciò che conta è la strada, il cammino da percorrere. E se la guida è panoramica, ancora meglio! Qui di seguito le mie scenic drive più belle.

Icefields Parkway, Alberta, Canada (230km)
E’ stata definita da molti magazine di viaggio una delle strade più panoramiche al mondo. La Icefields Parkway (ossia la Highway 93) attraversa il parco nazionale di Jasper e quello di Banff e, sin dall’800, era nota ai cacciatori di pellicce con il nome di Wonder Trail. Ovvio: quel susseguirsi ininterrotto di montagne, laghi, ghiacciai, prati e foreste è tutto una meraviglia. Sebbene l’Icefields sia percorribile in circa 4 ore, il mio consiglio è di dedicarci non meno di una giornata: le tappe sono numerosissime e una più bella dell’altra! Non dimenticarti di aguzzare la vista: orsi e capre delle nevi potrebbero facilmente incrociare il tuo cammino.

Nastro Azzurro, Costiera Amalfitana, Campania (60km)
Dal golfo di Sorrento, la SS 163 scende verso Salerno con il mare sempre a fianco. Insegue il sole ricalcando il profilo frastagliato della costa, gioca a nascondino con isolotti e faraglioni. Nel suo incedere, incontra cupole smaltate, casine che sfidano la gravità, chiese variopinte e tante scale, quelle che portano al mare. Amalfi, Positano, Furore, Cetara, Vietri. All’ultimo (primo?) livello di questo panorama tutto in verticale, ci sono distese di ombrelloni aperti. Qua e là, limonaie, terrazze bianche, vigneti, pergolati, agavi e le grosse pale dei fichi d’India che, a questi scorci già perfetti, conferiscono quel tocco selvaggio che li rende, se possibile, ancor più affascinanti. L’ho percorsa a bordo di una 500 bianca e rossa decapottabile, con il vento tra i capelli.

Ring Road, Islanda (1800km)
La Ring Road è la strada che disegna il perimetro d’Islanda: è la principale del Paese ed è contrassegnata dal numero 1. Tenuta in ottime condizioni, ti permette di raggiungere agilmente la maggior parte dei luoghi più iconici della nazione: dalla capitale Reykjavik ai piccoli villaggi dei fiordi, dai pozzi infernali di Hverir al ghiacciaio Vatnajökull, dalla laguna di Jökulsárlón alle sorgenti eruttanti di Geysir. Vedrai cascate, campi di lava, crateri e arcobaleni: non sono tanti i posti al mondo che regalano una così grande varietà di paesaggi nel giro di pochi chilometri!

Una curiosità: forse nel tuo viaggio potresti vedere anche.. un elfo! Gli álfar (elfi) sono creature invisibili che, si dice, si mostrino solo ai cuori più puri: in Islanda, ogni abitazione che si rispetti ha, nel proprio giardino, almeno tre casette in miniatura pensate per ospitarli.

Islanda cosa vedere in 7 giorni

Garden Route, Sudafrica (300km)
Tra costa ed entroterra, la N2 corre nella regione dei fynbos: così si chiamano gli arbusti, i fiori e i sempreverde che colorano questo angolo di mondo, una delle aree più variegate del pianeta in quanto a vegetazione. Sebbene la Garden Route ufficiale sia limitata al segmento compreso tra Plettenberg Bay e Storm River/Mossel Bay, molti di coloro che fanno un on the road in Sudafrica si trovano a percorrere un tratto molto più lungo, che include un’altra zona bellissima, il Karoo.

Le tappe lungo il percorso sono numerose: puoi optare per spiagge chilometriche in cui fare surf, riserve naturali dove dedicarti al trekking o ammirare la fauna locale (tante e tante foche!), scegliere qualcosa di più adrenalinico – dal bungee jumping al cage diving, l’immersione in gabbia con gli squali bianchi – oppure, semplicemente, lasciarti trasportare dalla strada e dai suoi panorami, che reputo sempre un’ottima scelta. Una cosa bellissima da fare? Deviare per raggiungere Cape Agulhas, il punto più a sud del continente, dove l’Oceano Indiano si incontra con l’Oceano Atlantico.

Route 66, USA (3500km)
Mi azzardo a dire che, forse, è stato il viaggio più bello della mia vita. Che sarebbe stato incredibile, lo immaginavo già prima di partire, ma non pensavo che, una volta a destinazione, mi sarei commossa. Non davanti al cartello ‘End of the Trail‘, ma quando ho messo i piedi nel Pacifico. Cioè, ho proprio pianto. A bordo della nostra Camaro, abbiamo cominciato con la neve di Chicago, poi ci sono stati gli acquazzoni e i tornado del Midwest, il cielo d’asfalto del Texas, l’aria calda del New Mexico, i fiori selvatici in Arizona – hanno vita breve, che poi il sole brucia tutto – e abbiamo finito con un tramonto rosa in California, a Venice Beach.

Una canzone dei Doors – nati proprio su questa spiaggia – in lontananza e una sensazione di smarrimento. Del tipo ‘…and now what?!?’. Che dopo aver percorso la Mother Road, è difficile pensare a un altro viaggio con la stessa carica emotiva. Riassumerla in dieci righe non è possibile; ne ho scritto tanto, tantissimo.

Lofast, Isole Lofoten, Norvegia (150km)
Famose per la bellezza dei loro paesaggi naturali, le isole Lofoten si trovano a circa 200km dal Circolo Polare Artico. Attraversate dalla Lofast (o E10), una strada a scorrimento veloce, regalano uno degli on the road più straordinari d’Europa, caratterizzato da fiordi, spiagge battute da acque gelide, minuscoli paesi di pescatori e, soprattutto, montagne spettacolari. A separare il versante interno da quello atlantico, si trova infatti il cosiddetto Lofotveggen (Lofoten Wall in inglese), una catena granitica che, ergendosi come una muraglia, dà vita a uno scenario pazzesco.

Se in estate le montagne si ricoprono di vegetazione, diventando custodi di una natura incontaminata che le rende ideali per il trekking, in inverno assumono invece tutte le sfumature dell’azzurro, del rosa, dell’oro e di tutti quei colori che la luce artica riesce a creare sulla neve. I laghi ghiacciati e le spiagge imbiancate faranno poi il resto: in inverno, le Lofoten sono tutte da godersele alla guida anche di notte: l’aurora boreale può comparire da un momento all’altro.

tappe tour lofoten

Great Ocean Road, Australia (250km)
La B100 – meglio nota come Great Ocean Road – ti offre un concentrato di paesaggi tanto vari quanto affascinanti. Parte da Torquay (a sud di Melbourne) e finisce a Warrnambool: comincia costeggiando spiagge lunghissime, poi zigzaga tra le foreste pluviali, segue il profilo di pascoli e colline e termina con il suo lato più drammatico e struggente, quelle scogliere di arenaria e calcare che il tempo, il mare e il vento hanno trasformato in opere d’arte.

Vedrai i surfisti cavalcare le onde di Bells Beach, piccoli di canguro zompare nel marsupio della mamma ad Anglesea, koala che riposano abbracciati agli alberi di Kennet River, storditi dal dolce profumo di eucalipto che ha ormai invaso anche la tua auto. Salirai sul faro di Cape Oatway, potrai bagnare i piedi nella spiaggia dei 12 Apostoli e certo non ti sarà difficile scorgere cacatua, pappagalli rossi e verdi, emù e con un po’ di fortuna anche un’echidna: ricordo il mio entusiasmo quando l’ho scovata a bordo carreggiata!

Quali altre scenic drive puoi suggerirmi?

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