Sale San Giovanni è un paesino piccolo piccolo. Nemmeno 200 anime, si trova in Alta Langa, un po’ discosto dagli itinerari enogastronomici per cui è famosa la provincia di Cuneo. Fino a pochi anni fa, non lo conosceva nessuno e forse, al pari di tanti minuscoli borghi italiani, era destinato a perdersi poco alla volta, fino a sparire. E invece, oggi, Sale San Giovanni è il cuore di una piccola Provenza tutta italiana. E Provenza si sa, è sinonimo – e profumo – di lavanda.
Il panorama è quello langarolo: colline dolci, le Alpi laggiù in fondo. Però ci sono loro: distese di campi in cui, un filare dopo l’altro, si rincorrono bassi cespugli indaco, bluette, lilla. Da vicino le sfumature sono tante – dipendono dalla luce del sole e dallo stadio di fioritura – ma da lontano l’aspetto è quello di un unico, morbido cuscino viola.
Perché proprio la lavanda?
Sebbene prossimo alle colline del Barolo, Sale San Giovanni sorge su di un terreno di tutt’altro genere: argilloso, povero di sostanze organiche. Inadatto alla coltura della vite, è però perfetto per le erbe officinali e aromatiche. La tavolozza del borgo non si limita infatti ai toni del viola: accanto alla lavanda, trovano posto gialle distese di elicriso, verdi coltivazioni di salvia, coriandolo, finocchio e rosmarino e, ultimi a sbocciare, bianchi tappeti di camomilla.
E poi ci sono le spighe bionde dell’enkir! Lo conosci? Io non ne avevo mai sentito parlare prima d’ora ma leggo su di un cartello esplicativo che si tratta del primo cereale “ad essere stato addomesticato dall’uomo, quello che cioè ha segnato l’inizio dell’agricoltura sul pianeta“. Simile al farro, è un prodotto dunque antichissimo, nientemeno che il capostipite di tutti i cereali.
Quando vedere la fioritura di Sale San Giovanni?
Trattandosi di un fenomeno assolutamente naturale – proprio come la famosa fiorita di Castelluccio, in Umbria – vale la pena ricordare che non è possibile determinare con precisione una data, in quanto molto dipende dal meteo: anni più o meno piovosi possono anticipare o ritardare lo spettacolo. Tuttavia, indicativamente, in queste zone la lavanda fa la sua comparsa tra metà giugno e inizio luglio, per poi essere tagliata a metà mese. La cosa migliore è sempre tenere d’occhio il sito ufficiale del comune, dove vengono rilasciati aggiornamenti costanti. Se ne hai la possibilità, però, torna più volte: le fioriture sono eventi mai uguali a se stessi!
Come organizzare la giornata?
Il paesino di Sale si è organizzato benissimo: il visitatore può scegliere tra quattro sentieri panoramici, da percorrere in mountain bike oppure a piedi, eventualmente anche insieme al proprio cane (quello che vedi in foto è il Nama!). Da un breve loop di 1 chilometro fino a un trekking di circa 10 chilometri, ciascun tracciato ti consentirà di fare un viaggio nei colori e nei profumi della Langa. Noi abbiamo optato per il giro più lungo che, oltre ai campi, prevede anche un buon tratto all’ombra dei boschi: roveri, castagni, frassini, noccioli, sambuchi e qualche ciliegio. Non abbiamo visto animaletti – probabilmente dato il caldo – ma in zona ci sono volpi, scoiattoli e una grande varietà di volatili. Alcuni scorci sono davvero bellissimi: vecchi casolari, arnie colorate dove le api producono il miele, ampi prati con l’erba mossa dal vento e poggi che sembrano dipinti.
Successivamente, puoi pensare di visitare il borgo di Sale e le sue chiese, Santa Anastasia e la Pieve di San Giovanni, oppure curiosare tra le bancarelle. Molto spesso si tiene infatti un vivace mercatino, dove puoi trovare in primis prodotti a base di lavanda – dalle saponette al miele, ai tradizionali sacchetti profumati – ma anche tome piemontesi, torte di nocciola, erbe, tovagliato, tisane, cosmetici, profumi etc. E non dimenticare di assaggiare il gelato: gusto lavanda, naturalmente!
Il borgo di Sale San Giovanni si trova a circa 200km da Milano e 100km da Torino. Per accedere alle piantagioni viene richiesto un piccolissimo contributo di 2 euro a persona; in cambio, si riceve un braccialettino lilla che consente di accedere gratuitamente alla visita guidata delle chiese.
Se sei appassionata di campi di lavanda, non perderti però la fioritura del Plateau de Valensole e leggi questo post!