Immersa nel verde mare dell’Umbria, un assetto medievale, le strade pervase da una serenità speciale e palpabile, Assisi è una delle cittadine che più fanno innamorare della regione. Punto di riferimento per la comunità cristiana, la sua storia è intrecciata a quella di San Francesco, ma i luoghi di culto da scoprire sono tanti, ciascuno con una storia da raccontare e, dunque, un motivo per essere visitato. Qui di seguito trovi un breve itinerario che ti porterà prima nel cuore della città e poi poco più lontano: di carattere storico-religioso, spero ti piaccia.
La Basilica San Francesco
Piazza Inferiore di S. Francesco, 2
Cominciamo da qui, naturalmente. La Basilica di San Francesco fu eretta nel 1230 per volere di Papa Gregorio IX, che scelse un promontorio non solo un po’ fuori mano ma anche piuttosto discutibile: era infatti conosciuto come ‘colle dell’inferno’, poichè qui venivano un tempo giustiziati i criminali. Completamente riscattatosi, oggi è stato ribattezzato ‘colle del paradiso’ ed è un luogo che ispira pace e serenità. Attorniato dal profilo ondulato delle colline, il panorama che offre è stupendo.
La Basilica, che da lontano sembra una specie di roccaforte, è una costruzione imponente, composta di due chiese distinte e sovrapposte: Superiore e Inferiore. E’ in quest’ultima che sono conservate le spoglie di San Francesco, santo patrono del nostro Paese. Romanica, le mura relativamente basse, la chiesa inferiore ben si presta al raccoglimento e alla meditazione. D’impianto completamente diverso – gotico – è invece la Basilica Superiore, dove a colpire immediatamente l’occhio del visitatore è l’immenso ciclo pittorico raffigurante la vita del Santo. Iniziato dal Cimabue e completato poi dall’allievo Giotto, porta oggi i segni del sisma del 1997, che ridusse in frammenti circa 130 mq di affreschi, danneggiati in maniera ahimè irreparabile.
Edificio estremamente riconoscibile data la sua posizione sopraelevata, la Basilica di San Francesco spunterà spesso al finestrino della tua auto. I miei punti panoramici preferiti sono però due: lo spiazzo della Rocca Maggiore di Assisi (foto di copertina) e quello del belvedere di Spello. Inoltre, se ne hai occasione, visita la chiesa durante il periodo natalizio: la facciata si accende di giochi di luce e, nel prato antistante, viene allestito un presepe a grandezza naturale.
Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva
Piazza del Comune, 14
Scendiamo ora nel centro storico, fino a raggiungere la Piazza del Comune. Tre edifici di pregio si affacciano su di essa: una torre (del Popolo), un Palazzo (dei Priori, sede dell’attuale municipio) e un tempio romano. Anzi, una chiesa. Risalente al I secolo a.C., il Tempio di Minerva è l’edificio romano meglio conservato di tutta l’Umbria, uno di quelli che nel corso della storia hanno cambiato pelle un’infinità di volte, mantenendo però la loro struttura originaria. Tempio pagano, bottega, carcere, sede del consiglio e, infine, chiesa; consacrata nel Medioevo, non ha più mutato la sua destinazione d’uso e, oggi, è un edificio singolare e bellissimo dove, dietro a sei mastodontiche colonne corinzie, viene officiata la messa.
Plateola e Chiesa Nuova
Corso Mazzini, 14
Lungo Corso Mazzini, tra bar e vetrine, fai caso ad un arco aperto su di una parete, dal quale scende una gradinata. E’ datato 1281 e un’iscrizione sulla sua lunetta recita: “Scendi le scale e troverai l’ostello dove nacque Francesco il Poverello“. I gradini ti porteranno ad un vicolo dove, incassata tra gli altri edifici, vedrai una stanzetta in pietra, semplice e stretta: è qui che Madonna Pica diede alla luce il futuro santo. Oggi una cappella – c’è un altare, un lume acceso e qualche traccia di affresco sulle mura – narra la leggenda che al tempo non fosse che una stalla, dove la donna, a seguito di doglie improvvise, partorì tra un bue e un asinello proprio come la Vergine Maria.
Risali ora il vicolo fino alla Chiesa Nuova, sulla piazzetta omonima. Sul sagrato ti accoglie un bronzo raffigurante Pietro di Bernardone e la moglie, i genitori di San Francesco: la chiesa sorge infatti laddove si trovava la casa natale del santo. All’interno dell’edificio c’è il sottoscala dove Pietro segregò il figlio per dissuaderlo dai suoi ideali di povertà; ove oggi si trova l’altare, c’era invece la stanza da letto del giovane Francesco, in cui sancì il proprio atto di fede rinunciando all’eredità paterna.
Basilica di Santa Chiara
Piazza Santa Chiara, 1
E’ a soli 18 anni che la giovane Chiara fugge dalla propria famiglia per abbracciare una vita di povertà e sacrificio. Si unirà ai discepoli di San Francesco, di cui diventa collaboratrice, e sarà la prima donna della storia cristiana a scrivere una Regola, fondando l’ordine delle Clarisse.
La Basilica di Santa Chiara, tutta archi rampanti e pietra rosa, è un enorme complesso costruito nel tipico stile gotico umbro e venne edificata pochi anni dopo la morte della religiosa per accoglierne la salma. Oltre alla Cripta, all’interno alla chiesa, c’è anche un altro locale degno di notta: la Cappella del Crocifisso di San Damiano, dove è custodito il Crocifisso che fu alla base della vocazione di San Francesco. Mentre questi era in preghiera, il Crocifisso gli si rivolse per ben tre volte con le parole: “Vade, Francisce, repara domum meam”, invitando così il giovane a riparare il suo eremo. Sempre in questa cappella si trovano inoltre alcune reliquie della Santa: ciocche di capelli, il cilicio, la tonaca e un sandalo che la donna aveva realizzato per San Francesco.
Cattedrale di San Rufino
Piazza San Rufino, 3
D’architettura romanica, è la chiesa più antica di Assisi, nonchè il suo duomo. Consacrata a San Rufino Vescovo, martire del III secolo, sorge dove un tempo si trovava l’area del Foro e il tempio di Cerere, dea delle messi. In questa chiesa, che oltre al corpo di Rufino conserva un piccolo museo sotterraneo con vari reperti rinvenuti in città, furono battezzati sia San Francesco che Santa Chiara, ed è qui che il Poverello fece la sua prima predica.
Abbazia di San Pietro
Piazza S. Pietro, 1
L’abbazia intitolata a San Pietro appartiene alla congrega benedettina ed è proprio questa la sua particolarità: a seguito di un editto duecentesco, ad Assisi è infatti vietato erigere luoghi di culto che non siano d’ordine francescano o delle clarisse. Antecedente dunque all’editto, questa chiesa romanica colpisce per la sua facciata a tre rosoni, così squadrata da sembrare incompleta. e per la bellezza della sua pietra rosa, proveniente dal vicino Monte Subasio.
Eremo delle Carceri
Via Eremo delle Carceri, 38
Poiché si trova un po’ discosto dal centro (circa 5 km), in molti scelgono di non visitare questo piccolo Eremo. Invece secondo me, al di là della valenza religiosa, è un luogo molto suggestivo, in primis perché completamente immerso nella natura. Il suo nome non deve ingannare: non pensare al tetro, claustrofobico ambiente di una prigione, ma immagina invece un bosco tranquillo, il cui silenzio è interrotto solo dal cinguettio di un usignolo. Immagina insomma uno spazio perfetto per stare soli con se stessi, per ritirarsi in preghiera; è questa la scelta fatta tanti e tanti anni fa dall’ordine francescano: l’etimo latino di carcer, significa infatti ‘luogo solitario’. Molti degli episodi legati alla vita del santo pare si siano verificati proprio qui: c’è il pozzo da cui il Francesco fece sgorgare l’acqua, la radura in cui avvenne la famosa predica agli uccelli, la grotta in cui dormiva, quella in cui pregava. E c’è persino un albero, un leccio secolare, con un cartello che recita ‘albero del tempo di San Francesco’.
Attualmente, l’Eremo delle Carceri comprende un piccolo convento, un chiostro, il coro, il refettorio, un dormitorio addossato alla roccia e alcune chiesine deliziose. Di nuda pietra, grandi come una cappella, riescono a lasciare un impatto più forte di molte altre chiese più ricche e sfarzose. Un sentiero ti porta poi dentro al bosco, dove i panorami sul Monte Subasio si sprecano. Insomma, una tappa da non perdere!
Basilica di Santa Maria degli Angeli e Porziuncola
Piazza Porziuncola, 1, Santa Maria degli Angeli
L’ultima sosta del nostro percorso ti conduce alle porte di Assisi, nella frazione di Santa Maria degli Angeli, sede dell’omonima Basilica. Chiesa unica nel suo genere, è stata costruita con uno scopo ben preciso: quello di inglobare – e dunque proteggere – un’altra chiesa, la piccola Porziuncola. Vero cuore dell’ordine, la Porziuncola è stata la primissima chiesa ad accogliere i francescani, oltre che il luogo in cui il Santo ottenne dal Signore l’Indulgenza nota come il “Perdono di Assisi”. La tradizione vuole infatti che, una notte di luglio, il santo ebbe una visione proprio qui, mentre era raccolto in preghiera. Gesù e Maria gli chiesero di esprimere un desiderio per la salvezza delle anime ed egli domandò la completa remissione delle colpe a tutti coloro che, pentiti e confessati, fossero venuti a visitare questa chiesina, allora immersa in una piana paludosa e malsana. Papa Onorio III approvò l’indulgenza: oggi, la si ottiene da mezzogiorno del primo a mezzanotte del due di agosto, non solo alla Porziuncola ma in qualsiasi altra chiesa francescana al mondo.
Oltre alla Porziuncola, Santa Maria degli Angeli ospita anche la Cappella del Transito dove, lodando il Signore, San Francesco accolse Sorella Morte il 4 ottobre del 1226, e il celebre roseto in cui il santo si rotolò per vincere la tentazione. Oggi come allora, le rose sono prive di spine.