Abisko, dove l’aurora boreale splende (quasi) sempre

abisko aurora boreale
Aurora Sky Station, Abisko
Questa cittadina della Lapponia Svedese è uno dei posti migliori al mondo per l’osservazione del fenomeno. Perchè?

Si trova a circa 250km dal Circolo Polare Artico, nella terre più lontane di Svezia. Gli abitanti sono pochi, circa un centinaio, così come poche sono le ore di luce che rischiarano i suoi lunghi inverni. Tanti, invece, i gradi sottozero: anche -30 nei periodi più gelidi. Eppure, Abisko attrae ogni anno migliaia di turisti – me compresa, per due stagioni consecutive – con la promessa di assistere al più straordinario degli spettacoli: l’aurora boreale.

Il fenomeno del Blue Hole
Le statistiche parlano chiaro: ad Abisko, l’aurora boreale appare in media 159 notti l’anno (e sono tantissime)! Ma cos’ha di speciale questa località? In fin dei conti è un deserto polare al pari di altre zone: pensiamo alla Lapponia in tutta la sua estensione, ma anche all’Alaska, alle isole Svalbard. A fare la differenza sono due fattori: oltre alla sua posizione geografica – Abisko si trova proprio nel cuore dell’ovale aurorale, area in cui è solito manifestarsi il fenomeno – la cittadina svedese è interessata da un evento meteorologico particolarissimo, quello del blue hole. Se hai letto questo post, ricorderai che, insieme all’inquinamento luminoso, l’altro grande ostacolo all’avvistamento dell’aurora è il maltempo: in caso di cielo coperto, lo spettacolo sarà tutto dietro le nubi e noi, quaggiù, non vedremo un bel niente. Il che è un problema dato che, a queste latitudini, vento neve e pioggia sono la norma.

Circondata da montagne che bloccano il passaggio delle precipitazioni, Abisko fa eccezione: nel suo cielo, un’area di circa 15-20 chilometri quadrati, si viene spesso a creare un ‘buco’ sgombro dalle nubi – il blue hole appunto – che assicura alla cittadina il più alto numero di notti limpide rispetto al resto della Svezia (Riksgränsen, nota località sciistica a soli 40 minuti d’auto da Abisko, è invece una delle zone più piovose dell’intera Scandinavia)! Incredibile ma vero, il fenomeno del blue hole è visibile a occhio nudo sia di giorno sia di notte. Ricordo con stupore lo squarcio azzurro che si apriva in un cielo bianco di neve mentre con l’auto ci avvicinavamo alla città e, ancor di più, lo scintillio delle stelle che brillavano in un fazzoletto buio quando, pochi chilometri più in là, scendevano grosse gocce di pioggia. Di lì a poco, avrei assistito alla mia aurora più bella.

Con tali premesse, la domanda sorge dunque spontanea: Abisko è garanzia di aurore strepitose? Ahimè no e per due ragioni: 1) Talvolta piove anche qui, ovviamente. Chiedilo ai due ragazzi messicani che abbiamo conosciuto durante una (fallimentare) escursione notturna: dopo cinque notti, avrebbero riattraversato l’Atlantico a bocca asciutta; 2) se c’è poca attività solare, lo spettacolo sarà quel che sarà (e di nuovo ti rimando a questo post. E’ bene sapere che le aurore non sono tutte uguali: talvolta non sono altro che fievoli fasci di luce, statici e biancastri, ben lontani dalle fotografie spettacolari a cui ci ha abituato il web). Quindi, la risposta al quesito precedente è: il microclima di Abisko certo aiuta, ma l’ultima parola spetta sempre e solo… al fattore ‘C’.

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Le notti di Abisko
Detto ciò, se il Blue Hole è aperto, tentiamo la sorte! Essendo un luogo molto remoto, Abisko gode di scarso inquinamento luminoso; nel caso di eventi molto forti, potresti quindi vedere l’aurora praticamente dal tuo lodge. Tuttavia, il fenomeno si osserva meglio in condizioni di buio totale: questo proposito, Abisko offre due location d’eccezione.

# Abisko National Park. E’ uno dei parchi più antichi di Svezia, un paesaggio da cartolina ricoperto per buona parte dell’anno da soffici manti di neve. Diversi sono i sentieri che si snodano al suo interno, molti dei quali brevi e semplici, perfetti per appostarsi in attesa che le Luci del Nord si scatenino nel firmamento! Particolarmente scenografica è la riva del lago Torneträsk, che costeggia un intero lato del parco; è un bacino enorme (lungo circa 70km) che, in inverno, troverai ghiacciato. Molto gettonato (lo appunto qui anche se non ci sono stata personalmente), è anche il belvedere di Björkliden, un piccolo centro abitato a una decina di kilometri da Abisko.

# Aurora Sky Station. Creata appositamente allo scopo di osservare l’aurora boreale, si trova sulla vetta del monte Nuolja, a poco più di 1000 metri di altitudine. Ci si arriva in seggiovia: incluso nella corsa anche il noleggio di un tutone termico, dato che l’ascesa dura circa 30 minuti. Una volta a destinazione, il paesaggio è apocalittico. Abisko splende lontana a valle, mentre tutto intorno a te non ci sono che cumuli di neve. Tutto è silenzio, tutto è cristallizzato, tutto è oscurità: i soli rumori sono quelli del vento e degli scarponi che affondano morbidi, le sole luci quelle della Sky Station – rosse, meno invasive delle bianche – e, incrociando le dita, dell’aurora in cielo. Le foto notturne presenti in questo post le ho scattate da quassù: come vedi, il cielo era parzialmente coperto.

Meglio il parco nazionale o la Sky Station? Io non ho dubbi: per quanto la seconda offra uno scenario pazzesco, opto per il primo e ti dico perché. La Sky Station ha innanzitutto un costo non indifferente; va prenotata in anticipo (solo un tot di persone a notte può accedervi) e se c’è forte vento (cosa possibilissima), il rischio è di non salire. E’ quello che ci è successo la prima volta: nel pomeriggio si è alzato il vento e, nelle ore successive, gli addetti ai lavori hanno giudicato opportuno non mettere in funzione la seggiovia. Poiché in caso di mal tempo non è previsto alcun rimborso, le guide ci hanno allora portato a fare un piccolo trekking notturno nel parco (cosa che avremmo potuto fare anche in autonomia e che dunque non compensava affatto la spesa sostenuta). L’anno successivo ci abbiamo riprovato, siamo finalmente riusciti a salire e sì, il panorama merita, ma… se c’è una bella aurora la vedi altrettanto bene (e gratis) sulle sponde del Torneträsk: del resto, lo spettacolo è in cielo.

… e di giorno?
Incurante della sua fama, Abisko non è (ancora) una destinazione di lusso: niente mountain resort di grido, niente chef stellati. La vita della cittadina si concentra intorno alla Abisko Turistation, struttura fondata a fine ‘800 dal Touring Club Svedese, che mette a disposizione stanze, cottage e tutte le info che desideri per organizzare le tue giornate. Per il resto, solo un paio di lodge, qualche ostello, un piccolo supermercato e un ristorante (dove però cucinano una renna fantastica!).

In inverno, durante le ore di luce, puoi riempire il tuo tempo con gite in motoslitta, corse trainate dagli husky e ciaspolate, ad esempio. Altri suggerimenti li trovi qui ma, dato che hai a disposizione un parco nazionale così bello, se il meteo lo consente, esploralo un po’! Da sola o in tour, puoi percorrere sentieri che attraversano boschi di betulle, scoprire canyon e cascate ghiacciate e.. fare qualche incontro! Se alcune specie animali sono in letargo (come gli orsi), aguzzando la vista potresti vedere ermellini, lepri e volpi artiche che, per l’occasione, vestono una pelliccia bianca. Più rare linci, foche e lontre, mentre di certo troverai renne e alci. Con un’altezza che spesso supera i due metri e un peso che sfiora la mezza tonnellata, l’alce è riconoscibile per il suo palco piatto e tozzo ma… non in inverno! In questo periodo le corna cadono per poi ricrescere in estate, pronte a sostenere, pochi mesi dopo, i combattimenti che caratterizzeranno la stagione degli amori.

Dal punto di vista paesaggistico, ti segnalo una cosa bellissima (o almeno io l’ho trovata tale!): il Lapporten, ossia ‘la Porta della Lapponia’. Si tratta di una vallata che, costeggiata da due monti, prende la forma di una sella, simile a una larga U. Considerata in epoche prive di GPS un punto di riferimento geografico, era solitamente attraversata dalle popolazioni sami con le loro mandrie di renne e, oggi, per la sua forma iconica, è una simbolica porta d’ingresso alla regione. Il Lapporten lo puoi vedere bene sia da terra sia dall’Aurora Sky Station: mi sono innamorata a tal punto di questo landmark che riprenderei la seggiovia solo per guardarlo da lassù (l’hai notato in foto?).

Se decidi di avventurarti da sola nel parco nazionale, resta – mi raccomando – sui sentieri e tieni d’occhio il cielo. Il meteo può cambiare in modo repentino e creare spiacevoli situazioni di white out, in cui forti scariche di neve e vento portano il cielo a ‘fondersi’ visivamente con la terra, creando così un’unica massa grigio/bianca in cui è di fatto impossibile orientarsi.

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L’aeroporto più vicino ad Abisko è quello di Kiruna, da cui dista circa 100 km. Sebbene l’inverno sia il periodo più gettonato, Abisko è una meta frequentata anche in estate, stagione ottima per fare trekking e assistere al sole di mezzanotte. Nessuna aurora quindi, ma il blue hole ti stupirà comunque favorendo il verificarsi di un altro fenomeno: la comparsa di arcobaleni doppi e multipli.

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