Dopo tanti anni sono tornata in Olanda e, finalmente, mi sono spinta oltre Amsterdam. Attraversando campi di tulipani, sulla scia del vento sospinto dagli immancabili mulini, sono poi arrivata in Belgio, nelle Fiandre, dove mi sono persa in villaggi da fiaba. Breve ma coloratissimo, ecco il mio on the road.
– ITINERARIO OLANDA E BELGIO –
(1 settimana)
GIORNO 1: Amsterdam
Il nostro volo atterra presto, lasciandoci quasi tutta la giornata a disposizione. Oggi vaghiamo più o meno senza meta lungo i canali, osservando quelle casette stupende e un po’ storte che si schiacciano una accanto all’altra. Cominciamo dal quartiere delle Negen Straatjes, le 9 strade, poi facciamo un salto al Begijnhof, merenda con l’immancabile aringa cruda e, infine, un giro al Bloemenmarkt, il mercato dei fiori che galleggia sul canale Singel.
GIORNO 2: Amsterdam – Keukenhof – Haarlem – Zandvoort (80km)
Da Amsterdam ci spostiamo a Keukenhof, il parco di fiori a bulbo più grande del mondo (circa 32 ettari). Allestito ogni anno da aziende agricole e floral designer, è una gioia per gli occhi: i fiori danno vita a cascate di colore, sentieri profumati, bouquet dagli accostamenti cromatici perfetti. Nel primo pomeriggio raggiungiamo Haarlem, nota come la ‘Piccola Amsterdam’: i suoi canali e le vie di acciottolato del centro storico la rendono un luogo molto romantico. La sera arriviamo a Zandvoort, sulle rive del Mare del Nord. La cittadina non è nulla di che, ma chi si aspettava che in Olanda ci fossero spiagge del genere? Battuta dal vento, quella di Zandvoort è un’immensa distesa di sabbia dorata e finissima. Il tramonto? Imperdibile.
GIORNO 3: Bollenstreek – Gouda (100km)
La giornata di oggi la dedichiamo interamente al Bollenstreek, la regione dei bulbi. Si tratta idealmente dell’area compresa tra Haarlem e L’Aia, dove si concentrano decine e decine di campi di fiori: tulipani in primis, ma anche narcisi e giacinti in tutti i toni del rosa e del lilla. La zona si può visitare in auto, in bicicletta o a piedi, ma puoi anche pensare di sorvolarla a bordo di un elicottero o di una mongolfiera! Non ci sono indirizzi precisi: lasciati guidare dalle chiazze di colore che vedrai bucare l’orizzonte. Trascorriamo la notte a Gouda, la città dell’omonimo formaggio.
GIORNO 4: Gouda – Kinderdijk – Gent (200km)
Prima di rimetterci in auto, assistiamo allo storico mercato cittadino: la piazza principale si colora del giallo delle grosse ruote di Gouda, battute prima all’asta e poi trasportate all’edificio della Pesa su carretti trainati da cavalli. Proseguiamo poi il nostro viaggio verso sud facendo tappa a Kinderdijk che, con i suoi 19 mulini a vento, utilizzati per far defluire l’acqua dei polder, è un pezzo della storia d’Olanda nonchè Patrimonio UNESCO. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Gent: chiudiamo la giornata con una passeggiata lungo Graslei e Korenlei, le banchine che costeggiano il fiume che attraversa la città, il Leie. I riflessi dell’architettura fiamminga sull’acqua sono incredibili!
GIORNO 5: Gent – Bruges (50km)
Gent è piccina ma speciale: facciamo colazione con un waffle ricoperto di panna montata e frutta fresca; osserviamo lo stupendo castello di Gravensteen, in pieno centro città; ci spingiamo fino a Vrijdagmarkt, la piazza in cui si svolgevano un tempo esecuzioni e concili pubblici e, infine, entriamo nella Sint-Baakfskathedraal, la Cattedrale di San Bavone, per ammirare l’Adorazione dell’Agnello Mistico, pala d’altare dipinta dal genio di Van Eyck.
Di nuovo in auto, in meno di un’ora siamo a Bruges che, sin da subito, si mostra ancor più fiabesca di Gent. Stupendo il centro storico stretto intorno all’iconico Beffroi, la torre medievale che svetta nella piazza del mercato (Markt), mentre molto poetico è il lago Minnewater con i suoi cigni. Sotto il cielo rosa del tramonto, gli edifici che si specchiano nei canali della città regalano scorci indimenticabili.
GIORNO 6: Bruges – Hulst – Amsterdam (340km)
Mattina ancora a Bruges. Andiamo alla scoperta del Beghinaggio, un complesso abitato da una comunità di beghine fino agli anni ’30 del secolo scorso, e ci spingiamo sino ai mulini a vento della città, edificati su quattro collinette erbose laddove un tempo si trovava l’antica cinta muraria. Un po’ di shopping a base di cioccolato e birre trappiste e ripartiamo con destinazione Amsterdam. Facciamo una sosta appena oltre il confine con il Belgio, nella cittadina di Hulst, attorniata da ulteriori campi di tulipani.
GIORNO 7: Amsterdam
Un volo in serata ci permette di dedicare alla capitale dei Paesi Bassi ancora svariate ore. Passeggiamo per Jordaan, il quartiere dove si trova la casa di Anna Frank, per poi scendere lungo il pittoresco Damrak e arrivare a Dam Square. Da lì, passiamo al Red Light District e scendiamo verso Rembrandt Plein. Nel pomeriggio, c’è tempo per una mini crociera sui canali oppure per una visita a un museo. Se Van Gogh e Rijksmuseum sono le scelte più classiche, i piccoli spazi a tema sono tantissimi, dal Museo della Prostituzione a quello dei tulipani, dal Museo della Marijuana a quello della tortura… a te la scelta!
Distanza percorsa: Circa 800km
Vettura noleggiata: LYNK & Co 01 (suv)
Best memories: Il primo campo di tulipani, quello rosa. Il microfono a forma di formaggio del battitore al mercato di Gouda. Le patatine col burro d’arachidi e l’aringa con la cipolla. La camera minuscola con vista sul Singel. Le ostriche sull’incredibile spiaggia di Zandvoort. Il tulipano davanti alla statua di Anna Frank. Entrare in un mulino a vento. I riflessi del Belgio nei fiumi, nelle pozzanghere, nei laghi. Le 12 birre. Il campanile di Bruges e una delle piazze più belle di sempre.
Quando andare:
* Quella dei tulipani olandesi è tra le più famose fioriture al mondo ma, come ogni evento naturale, è soggetta a fattori puramente climatici: inverni particolarmente freddi o miti, piovosi o secchi andranno a determinare uno sboccio tardivo o prematuro. A grandi linee, possiamo però dire che il periodo ideale per ammirarla va da fine marzo ai primi di maggio, con un picco a metà aprile. Te ne parlo meglio in questo post.
* Anche il parco di Keukenhof è legato alla fioritura dei tulipani e, solitamente, è accessibile da metà marzo a metà maggio (puoi controllare le date precise sul sito ufficiale). Attenzione però: il fatto che sia aperto non significa che i fiori saranno al top per due mesi consecutivi; a marzo potresti trovare boccioli ancora chiusi, mentre a metà maggio steli già appassiti. Considerando che il biglietto d’ingresso non è dei più economici… tienilo a mente!
* Se i tulipani non ti interessano ma vuoi comunque intraprendere un viaggio tra Belgio e Olanda, ti consiglio la tarda primavera o l’estate: questi Paesi sono molto piovosi (e ventosi!) e quindi è meglio evitare i mesi più freddi. Fa eccezione il periodo natalizio: Bruges e Gent sono molto gettonate dagli amanti dei mercatini.
Ricorda che:
* Amsterdam è una città davvero speciale: poichè ci sono stata parecchie volte, il tempo che le ho dedicato in questa occasione l’ho ritenuto sufficiente ma, se tu non ci sei mai stata prima, cerca di trascorrervi un giorno in più! Se temi di annoiarti, niente paura: puoi sempre pensare di effettuare escursioni in giornata nei pittoreschi paesini che la circondano, quali Marken, Volendam e Zaanse Schans.
* Se ad Amsterdam desideri visitare la Casa di Anna Frank, ricordati di acquistare i biglietti in anticipo: l’accesso è infatti consentito solo a un certo numero di persone al giorno. Il sito ufficiale rende disponibili i ticket ogni primo martedì del mese per i trenta giorni successivi, ma affrettati perchè non appena emessi si esauriscono quasi immediatamente. Secondo la mia esperienza, non è invece necessario prenotare il proprio slot d’ingresso al Museo Van Gogh o al Rijksmuseum ma, naturalmente, nulla ti vieta di farlo!
* Quello di Gouda è uno dei cinque storici mercati del formaggio d’Olanda (gli altri si tengono nelle cittadine di Alkmaar, Edam, Hoorn e Woerden). Ha luogo nella piazza centrale del paese (Markt) ogni giovedì dalle ore 10 alle 12.30, ma solo tra aprile e agosto.
* Benchè fossero di strada, da questo itinerario ho volutamente escluso i grandi poli commerciali e amministrativi del Benelux (L’Aia, Rotterdam, Anversa) per privilegiare località più suggestive e a misura d’uomo. Se però a te interessano, puoi pensare di inserire alcune di queste città dedicando meno tempo alla regione del Bollenstreek. Per quanto mi riguarda, avrei fatto volentieri un salto a L’Aia solo per vedere il famoso dipinto di Vermeer “Ragazza con l’Orecchino di Perla”, custodito nella Pinacoteca Mauritshuis. Peccato fosse in prestito a una mostra itinerante!
Drive safe!