Quando e dove vedere la fioritura dei tulipani in Olanda?

Curiosità sulla "Tulipmania" e info utili per vivere al meglio una delle fioriture più belle del mondo

Tra le tante immagini dei Paesi Bassi che plasmano il nostro immaginario collettivo, ce n’è una in particolare: il patchwork fiorito che, ogni primavera, ricopre la nazione. La superficie olandese diventa un caleidoscopio frantumato nelle forme e nei colori, quadrati e rettangoli, giallo e arancio, viola e rosso. Sono i fiori a bulbo che sbocciano: tulipani soprattutto, ma non solo. 

La ‘Tulipmania’: le origini e il tracollo
Nel 1600, l’Olanda fu punto di riferimento per tutto il mondo occidentale. Lo fu per l’arte, con i capolavori di Rembrandt e Vermeer; per la scienza, con i progressi dell’ingegneria idraulica che, perfezionando i mulini a vento, mutò i laghi in polder; per il commercio, con il monopolio quasi assoluto della Compagnia delle Indie Orientali. Il XVII secolo passò alla storia come il Gouden Eeuw, il Secolo d’Oro, ed è in questo contesto di nazione ricca e pionieristica che l’Olanda intreccia la propria storia con quella dei tulipani.

Il bulbo zero, si dice, arrivò dalla Turchia. E dalla Turchia, o meglio, dai turbanti persiani (tullband) derivò anche il nome ‘tulipano’: questo ritratto di Solimano il Magnifico è sufficientemente evocativo, non trovi? Il primo a piantare questo fiore fu un botanico di Leida: ne lodò i colori sgargianti e la tenacia a fronte di un clima e un terreno peculiari come quelli olandesi. Pubblicò un libro e, da lì, boom: fu febbre da tulipano! Da un giorno all’altro, tutti li desideravano: i pittori cominciarono a dipingerli, i signori a volerli nelle loro case e giardini. Il tulipano era divenuto emblema di buon gusto, di ricchezza, uno status symbol che presto varcò i confini nazionali: l’Europa intera si rivolgeva all’Olanda per ottenere i preziosi bulbi. Ormai senza controllo, quella per i tulipani non era più solo una moda, era una smania, una fissazione, tanto che negli anni successivi verrà ribattezzata ‘tulipmania’.

Incredibili le conseguenze sul piano economico: le varietà di bulbi fluttuavano come azioni di Borsa – colori particolari o esemplari striati potevano andare di moda oggi ma non domani – e venivano pagate a peso d’oro. Fonti dell’epoca rivelano che, all’apice del fenomeno, un mucchietto di bulbi poteva valere quanto una casa o, addirittura, una piccola flotta. La speculazione salì alle stelle, le taverne diventarono case d’aste. Ma questa follia generale era destinata a finire e, per alcuni, nel peggiore dei modi. Nel 1637, il mercato ormai saturo si esaurì di colpo: il prezzo dei tulipani precipitò sino a divenire irrisorio, lasciando sul lastrico le tante famiglie (abbienti e meno) che tutto avevano investito. Scoppiò così la prima bolla economica della storia e l’Olanda affrontò la sua prima importante crisi finanziaria.

C’è un film carino ambientato in questo preciso momento storico: si chiama Tulip Fever (in italiano La Ragazza dei Tulipani) ed è del 2017. Anche se imperniato su di una storia d’amore, il contesto è secondo me tratteggiato molto bene!

Quando vedere la fioritura dei tulipani in Olanda e quanto dura?
Ridimensionata, la passione degli olandesi per i tulipani non è però venuta meno, tant’è che oggi continuano ad esserne i maggiori coltivatori (ed esportatori!) a livello globale. Ma veniamo al dunque: qual è il momento migliore per ammirare la fioritura?

Va detto innanzitutto che, come ogni evento naturale, non è possibile indicare una data precisa, in quanto si tratta di un fenomeno soggetto a fattori puramente climatici: il suolo olandese è perfetto per il tulipano, che ama un terreno umido ma ben drenato; tuttavia, inverni particolarmente freddi o miti, piovosi o secchi andranno a determinare uno sboccio tardivo o prematuro. A grandi linee, possiamo però dire che il periodo ideale va da fine marzo ai primi di maggio, con un picco a metà aprile.

Una cosa che ho scoperto sul posto è che la fioritura non è limitata ai tulipani: girovagando per i Paesi Bassi ti imbatterai anche in campi di narcisi, gialli e bianchi, e di giacinti, in tutti i toni del rosa e del lilla. Entrambi sbocciano leggermente prima dei tulipani, dunque a metà aprile dovresti (incrociando le dita), riuscire a vedere un po’ di tutto; le foto presenti in questa pagina le ho scattate tra il 20 e il 25 di aprile.

Teoricamente, i fiori a bulbo sono in grado di mantenersi belli rigogliosi per diverse settimane ma attenzione alla cimatura! Ti potrebbe infatti capitare di vedere macchine trebbiatrici falciare intere file di tulipani freschissimi: quello che sembra uno scempio, è in realtà uno step necessario per rinvigorire il bulbo, dalla cui vendita (e non da quella del fiore) provengono i maggiori introiti per il Paese. Ecco perché in alcune coltivazioni compaiono lunghe file verdi: sono quelle degli esemplari appena cimati. Le testoline fiorite sono spesso talmente fresche che lasciarle lì in terra è un peccato: puoi raccoglierne un paio per farle seccare tra le pagine di un libro.

Dove vedere la fioritura dei tulipani in Olanda?
Sparse per i Paesi Bassi, numerose sono le zone che in primavera si colorano dei fiori appena sbocciati. Durante il mio on the road ne ho visitate due, a cominciare dal celebre Bollenstreek. La cosiddetta ‘regione dei bulbi’ si estende idealmente tra Haarlem e L’Aia, con i campi raccolti intorno alle cittadine di Katwijk, Warmond, Hillegom, Noordwijkerhout, Teylingen e Lisse. Meno affollata ma ugualmente variopinta, ho trovato la provincia di Zeeland, al confine con il Belgio, con le coltivazioni concentrate intorno a Hulst.

Sono inoltre rinomate per la fioritura anche le province di Flevoland (est di Amsterdam, intorno a Noordoostpolder e Almere); Noord Holland (nord di Amsterdam, area Kop van Noord) e Zuid Holland (a sud di Rotterdam, isola di Goeree-Overflakkee). Infine, se ti piacciono le parate, non perderti il Bloemencorso, una sfilata di carri allegorici interamente ricoperti di fiori che percorrono la strada che da Noordwijk conduce ad Haarlem. La data cambia ogni anno, ma solitamente si tiene nella seconda metà di aprile.

Si paga per vedere i campi di tulipani? No, assolutamente. Puoi affittare un’auto, o meglio ancora una bicicletta, e gironzolare lasciandoti guidare unicamente dalle chiazze di colore che bucano l’orizzonte; non ci sono indirizzi o itinerari precisi. Detto ciò, è altrettanto vero che ci sono aziende agricole che consentono l’accesso ai propri terreni solo dietro pagamento: a meno che tu non abbia qualche motivo per farlo, puoi tranquillamente passare oltre e fare il pieno di questa esperienza senza spendere un euro. Un unico, importante accorgimento: abbi sempre cura di fermarti al limitare delle coltivazioni, senza invaderle! Quello che per te è soltanto un bello scorcio, per altri è un lavoro.

Un posto speciale: il parco di Keukenhof
Se non hai modo di spostarti per l’Olanda ma non vuoi rinunciare alla fioritura, puoi sempre pensare di visitare Keukenhof, il parco di fiori a bulbo più grande del mondo (circa 32 ettari)! Aperto solo due mesi l’anno, si trova a circa 30 minuti da Amsterdam, vicino alla cittadina di Lisse, ed è perfetto per un’escursione in giornata: tantissimi sono i tour che includono il trasporto da e per la capitale.

Inaugurato nel 1949, Keukenhof è oggi un’attrazione di fama mondiale che, oltre a essere un’importante vetrina per il settore della floricultura, richiama ogni anno milioni di visitatori. Il perché è presto detto: è una gioia per gli occhi! Aziende agricole e floral designer interrano infatti i bulbi in modo che, una volta sbocciati, creino a scenari al limite del fantastico: i fiori si avvicendano formando sentieri e cascate di colore; aiuole e bouquet punteggiano prati verdissimi e bordano canali e laghetti; scie fiorite serpeggiano su piane e collinette, gli accostamenti cromatici così perfetti da farle sembrare vive, in movimento.

Chiamato anche il “giardino d’Europa”, Keukenhof ospita oltre sette milioni di fiori a bulbo, tra cui si annoverano circa 800 varietà di tulipani: all’aperto o nelle serre, oltre ai più classici, puoi osservare esemplari dai petali sfrangiati, arricciati, acuminati o doppi (simili alle peonie), insieme a qualità celeberrime quali i ‘Rembrandt’, tulipani caratterizzati da una fiammatura rossa, o i ‘Queen of the Night‘, tulipani tardivi, gli unici ad avere un colore tendente al nero.

Come dicevo poco più su, il parco di Keukenhof è stagionale e solitamente accessibile da metà marzo a metà maggio (puoi controllare le date precise sul sito ufficiale). Attenzione però: il fatto che sia aperto non significa che i fiori saranno al top per due mesi consecutivi; a marzo potresti trovare boccioli ancora chiusi, mentre a metà maggio steli già appassiti. Considerando che il biglietto d’ingresso non è dei più economici… tienilo a mente!

Buon viaggio!

 

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